Index Librorum NON prohibitorum n. 3
ASCOLTA, ISRAELE!
Se io scrivessi:
se vogliamo mettere fine al terrorismo, non possiamo continuare a
guardarli [i palestinesi] come
gli eterni nemici, e dobbiamo smetterla di disumanizzarli come animali in cerca
di preda. Sono persone che desiderano, e meritano, gli stessi diritti nazionali
che abbiamo noi
sono anni che io ho abbandonato la convinzione tossica secondo la
quale noi possiamo fare la pace con i palestinesi senza mettere in questione il
fatto che noi ebrei siamo gli unici ad avere diritti storici sulla terra
d’Israele
Noi israeliani siamo diventati come gli
antichi egizi di fronte ai nostri antenati biblici nel libro dell’Esodo:
Più [gli egizi] opprimevano il popolo, tanto più si moltiplicava e
cresceva oltre misura; si cominciò a sentire come un incubo la presenza dei
figli d'Israele.
Gli ideali dei fondatori dei kibbuzim sono degenerati in una cancrena di visioni
religiose messianiche che portano all’oppressione del popolo palestinese
Ecc.
Se scrivessi così sarei tacciato, in prima battuta, di antisionismo, ma, subito dopo, di antisemitismo conclamato, come è ormai la regola. Lo scrive invece l’ex comandante della flotta militare israeliana, ex capo dello Shin Bet, l’equivalente dell’FBI americano, l’ex deputato israeliano Amy Ayalon. Il titolo del suo libro è abbastanza esplicito, Friendly Fire. How Israel Became Its Own Worst Enemy and the Hope for Its Future [Fuoco amico. Come Israele è diventato il proprio peggior nemico e la speranza per il suo futuro], Steerforth Press, 2020. Vederlo tradotto in italiano mi pare molto difficile, nonostante sia anche una lettura agevole costruita su incontri e dialoghi e vicende di una vita molto speciale. Una testimonianza personale ricca di riflessioni e di sguardi inediti.
Se proprio non sei del mestiere, e spesso anche se lo sei, dell’esistenza di un sionismo cristiano non hai notizia. Partiamo quindi dalla teopolitica: all’inaugurazione dell’ambasciata USA a Gerusalemme del 14 maggio 2018 c’era oltre Ivanka, figlia di Trump, suo marito, consigliere per il Medioriente del Trump medesimo e il potentissimo pastore battista Robert Jeffress a capo di una megachurch texana e consigliere spirituale di Trump. La sua predicazione non ha peli sulla lingua: tutti i non cristiani andranno in inferno [anche i cattolici, frutto dell’opera di Satana], specialmente gli ebrei che però vanno sostenuti ideologicamente e finanziariamente perché nello Stato d’Israele si compiono le profezie bibliche.
Ci vedi una contraddizione?
Donald M. Lewis nel suo libro ricostruisce la storia del sionismo cristiano, anzi dei sionismi cristiani (1), ne vede lo sviluppo a partire dalla Riforma, il Pietismo, fino ai giorni nostri e l'affermazione come forza religiosa e politica oltre che finanziaria. Un sionismo che precede il sionismo politico. Particolarmente interessante la ricostruzione dell’ambiente cristiano che prepara e favorisce la Dichiarazione Balfour del 1917.
(1) Elia Boccara in Sionisti cristiani in Europa, Giuntina, 2017, aveva già fornito un’ampia documentazione, relativa all’Europa. Arturo Marzano usa finalmente il plurale: Storia dei sionismi. Lo Stato degli ebrei da Herzl a oggi, Carocci, 2017.
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