NAZISTI A MOSCA E ALTRE COSE DA NULLA

Che ci fanno nel 1941  alti ufficiali nazisti nella parata del Primo Maggio a Mosca? Giocano ai bolscevichi o sono disertori rifugiati dal nemico? 

Eppure la guerra (versione europea) è cominciata da quasi 2 anni, i nazi hanno invaso la Polonia il 9 settembre del 1939. Iniziano le fucilazioni e le deportazioni dei polacchi e la caccia agli ebrei.  Poi occupano Norvegia, Danimarca, Lussemburgo, Olanda, Belgio e alla fine sfilano gaudenti per boulevard Champs-Elysées a Parigi, il 14 giugno 1940.  La "guerra lampo-Blitzkrieg". 

L'Italia fascista è in "non-belligeranza". ma il 10 di giugno '40 a palazzo Venezia il famelico Mussolini fa la faccia feroce ad una folla plaudente, pronunciando: Un'ora segnata dal destino..., Guerra alla Francia e all'Inghilterra. L'Italia entra in guerra. Occupa alcune villaggi di confine in Francia e il 28 ottobre va a spaccare le reni alla Grecia, che li spaccherà a noi che stiamo sempre sui monti di Albania. Verranno i tedeschi a togliere gli italiani dal disastro.

I nazi continuano ad essere impettiti a Mosca in quel maggio 1941.

L'Unione Sovietica e il Terzo Reich hanno firmato un patto di non aggressione, sottoscritto a Mosca dai due ministri degli esteri Ribbentrop/Molotov il 23 agosto del 1939. Fa gli onori di casa Stalin, che pensa che l'accordo durerà molto, ma molto di più di quanto poi è durato. 

Ecco perché a Mosca gli ufficiali nazisti sfilano applauditi.

E' nota la vicenda, ma è scivolata all'ombra della storia. Per noi non conta niente.

Dopo quindici giorni  i tedeschi  vanno a cercare il loro spazio vitale in Polonia dell'Ovest e danno inizio alla Guerra Europea, mentre sovietici non stanno con le mani in mano, il 17 settembre invadono la Polonia dell'Est  A cui seguono l'Estonia, Lituana, Lettonia, che vengono annesse, la Romania, di cui  pretendono la  Bessarabia (poi chiamata Moldova) e una parte della Bucovina. 

Come alleati, Stalin e Hitler cominciano assieme la Seconda Guerra Mondiale.

I comunisti di tutto il mondo si dividono in due: quelli che l'Unione Sovietica ha sempre ragione e quelli che l'Unione sovietica è caduta in una trappola.

Generale tedesco Mauritz von Wiktorin (sinistra), Generale tedesco delle truppe corazzate Heinz  Guderian (centro) e   il Generale di brigata/Kombrig  sovietico Semyon Krivoshei durante la comune parata di Brest Litovsk.     Guderian guiderà la blitzkrieg.

La storia va per traverso. Tra aprile e maggio del '40 in diverse ondate vengono trucidati circa 14.700 ufficiali e agenti di polizia polacchi presi da tre campi per prigionieri di guerra. Nello stesso periodo, stessa operazione, ne vengono uccisi altri 7300 nelle prigioni in Bielorussia e Ucraina. Una parte degli ufficiali verranno interrati nella foresta presso Smolensk. 

Foresta di Katyn, da cui prenderà il nome storicamente l'operazione. 

Stalin, colui che l'ha ordinata, vuole togliersi dai piedi una probabile futura classe dirigente polacca. 

Da l'incarico di condurre il massacro agli specialisti del colpo alla nuca, i Servizi Segreti sovietici, Nkvd, guidati da Lavrenti Beria., 

Elegantemente fucilato dai colleghi appena morto Stalin, nel 1953. 

      Hitler e Molotov, discutono i termini della partizione da effettuare nei territori occupati (bpk/Bayerische Staatsarchiv/Archiv Heinrich Hoffmann)

Poi i tedeschi stracciano il patto Molotov/Ribbentrop e il 22 giugno 1941 danno il via alla "operazione Barbarossa"  di aggressione all'URSS. Stalin cade dalle nuvole. A metà luglio arrivano anche gli italiani,  che andranno incontro alla più grande disfatta della guerra.     

Chi ha letto Vasilij Grossman, Vita e destino, sa che è così che si scrive sulla guerra e le sue follie. Il fulcro è l'assedio a Stalingrado. Riservato e personale è Diario proibito, di Ol'ga Berggol'c , dedicato all'altro atroce assedio, quello di Leningrado (attuale San Pietroburgo). Chi ha letto Negri, I lunghi fucili, e Nuto Revelli, sa che la disfatta italiana era inevitabile.

Quando scoprono nel 1943 le fosse comuni, i nazisti, autori delle stragi mai viste prima, ne danno via radio la notizia al mondo. Propaganda di guerra.

Sono sovietici o tedeschi gli autori dell'eccidio di Katyn? 

Una foto dei corpi inumati, tra le moderne architetture

"Dunque sono i capi supremi dell’Unione Sovietica a essere responsabili del massacro di quei prigionieri di guerra, la cui unica colpa è stata di difendere la propria patria e di combattere contro il Terzo Reich in un momento in cui Stalin era ancora l’alleato fedele di Hitler, di Goebbels e di tutta la Germania Nazista" scriveva così su una rivista francese del 1948 lo scrittore ed artista polacco Józef Czapski. 

Ma La terra inumana, che contiene il testo citato qui sopra, è stato pubblicato in Italia nel 2023.

 

Ci si barcamenava tra fior di storici e la ferma dichiarazione dei sovietici: sono stati i tedeschi!

Chi conosce la verità tra gli Alleati occidentali non la pubblicizza perché c'è bisogno dell'URSS per sconfiggere Hitler. 

Nei nostri ricordi della guerra, questa ecatombe scientifica è straripata fuori della storia.

Passano cinquant'anni e comincia a franare la bufala/ fake news costruita apposta: Gorbaciov a chiedere perdono alla Polonia, poi Eltsin a inviare a Varsavia buona parte dei documenti sulla questione Katyn, nel 2010 la Duma (parlamento) della Federazione Russa riconosce che l'eccidio fu voluto da Stalin. Nello stesso anno Putin accoglie il presidente polacco Donald Tusk,  e commemora con lui i morti ammazzati.  

Sembra riconosciuta la barbarie industriale di questa esecuzione di massa. [ 

Putin e i polacchi, tra cui il presidente Donald Tusk, a Smolensk, Katyn, nel 2010, 7 aprile.

[Dopo tre  giorni da questa commemorazione, il 10 aprile 2010, l'aereo presidenziale polacco ha un grave incidente, non lontano da Smolensk.  Muoiono il presidente polacco Lech Kaczyński  e la moglie, i capi di Stato Maggiore, il presidente della Banca Centrale polacca ecc. Sono 89 passeggeri e i 7 membri dell'equipaggio. Due commemorazioni, perché il presidente Kaczynski e il capo del governo Tusk non andavano politicamente d'accordo]

Il regista polacco Andrzej Wajda ha diretto nel 2007 il film KATYN che ripercorre in modo asciutto la storia di Anna che cerca il marito capitano. Le vicende sono narrate seguendo il diario trovato nelle tasche di Adam Solski, uno delle vittime.  

Wajda combatteva nella resistenza polacca, mentre il padre veniva ucciso a Katyn.

Ma l'aria cambia e in Russia parlare oggi di Katyn è gravemente  "lesiva degli interessi e della reputazione russa (Tass)". 

Ma questa è dentro un'altra Storia.

Il  7 dicembre 1941 l'ammiraglio nipponico Isoroku Yamamoto scaglia i suoi aerei e le sue navi all'attacco di sorpresa della flotta degli Stati Uniti. E' l'isola di Pearl Harbor nelle Hawaii. L'entrata in guerra degli  Stati Uniti al Sud del mondo e in Europa.

Prima di quella data. marzo dello stesso anno,  il Congresso americano aveva votato una legge nota come Lend and Lease.. Prestito agli Alleati per l'impegno a combattere i nazisti e i giapponesi, tra cui l'Urss (11 miliardi di dollari, 156 al valore del 2024) e la Cina (1,6 al valore odierno 22).

"Più di ogni altra cosa, l'Unione Sovietica era grata agli Alleati per le forniture di camion e automobili. L'Armata Rossa mancava gravemente di mezzi di trasporto affidabili e potenti. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, Stati Uniti, Gran Bretagna e Canada inviarono decine di migliaia di diverse unità di veicoli militari e civili in URSS come aiuto militare: carri armati, veicoli blindati per il trasporto truppe, aerei da caccia e bombardieri, navi, camion e auto militari. Considerando la situazione deplorevole dei trasporti nell'Armata Rossa durante i primi anni della guerra, furono davvero una salvezza.

Gli Alleati occidentali fornirono all'Unione Sovietica più di 10.000 carri armati. Nell'Armata Rossa, i veicoli corazzati occidentali erano apprezzati per i loro elevati livelli di comfort, che i veicoli sovietici erano gravemente carenti.

    
I carri sovietici preferivano i robusti 'Valentine' britannici e gli 'Sherman' americani, che combinavano alte capacità di combattimento con condizioni confortevoli per l'equipaggio.                                    Circa 14.000 caccia arrivarono in Unione Sovietica dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna durante gli anni della guerra.       

Grigory Rechkalov e Alexander Pokryshkin, i principali assi dell'aeronautica dell'Armata Rossa, ottennero la maggior parte delle loro vittorie pilotando questo velivolo.    Gli Alleati occidentali fornirono all'Unione Sovietica circa 3.700 bombardieri.     I piloti sovietici lodarono molto gli efficaci, comodi e facili da controllare A-20 e B-25 americani. Ottennero risultati incredibili nell'aviazione di frontiera e navale sovietica, così come nell'aviazione a lungo raggio  

Nel corso della guerra contro la Germania nazista, l'Armata Rossa non aveva propri veicoli blindati per il trasporto truppe – semplicemente non furono sviluppati affatto nell'URSS. Così, gli Alleati occidentali vennero in soccorso.

Con la perdita delle principali imprese dell'industria navale in Ucraina, le forniture occidentali divennero una fonte vitale di rifornimento per le forze di superficie della Marina URSS. Inoltre, la maggior parte delle navi statunitensi e britanniche si distingueva per le loro caratteristiche superiori; trasportavano equipaggiamento senza pari nell'Unione Sovietica.

All'inizio dell'invasione della Wehrmacht nell'URSS, la situazione dei trasporti nelle Forze Armate Sovietiche era piuttosto tragica.     Circa 400.000 camion, trattori, jeep di recupero e militari, oltre a automobili anfibie, arrivarono nell'Unione Sovietica dall'estero. Erano apprezzati per il loro livello di comfort, controllo facile e comodo, motori potenti e alta percorribilità su terreni.                Il camion americano più fornito in massa (circa 200.000) e amato nell'Armata Rossa era lo 'Studebaker'.. Le Studebaker erano veicoli fuoristrada, sia le ruote anteriori che posteriori erano motrici.

 La situazione delle motociclette militari nell'Armata Rossa era anch'essa piuttosto grave all'inizio della guerra. L'Armata Rossa  non riuscì a stabilire una produzione efficace  anche nelle condizioni di evacuazione dell'industria in Siberia.         In questo caso, anche gli Alleati occidentali intervennero in aiuto dell'URSS. Tra tutti i modelli forniti dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna, la Harley-Davidson WLA-42 era la migliore. Con un numero di 21 mila unità, divenne anche la motocicletta militare più numerosa dell'Armata Rossa.   Il "cavallo d'acciaio" americano da combattimento si distingueva per la sua affidabilità, longevità, alta qualità dei pezzi, elevata capacità di trasporto, comfort, potente motore e tolleranza alla benzina di bassa qualità. Pur essendo instabile fuoristrada, su autostrada poteva accelerare fino a 110 km/h (68 mph)."

  

Boris Ergorov su Gateway to Russia : Russian Lights and Carousel Twirls, October 30 2023 e altre date per approfondimenti. Progetto di ANO TV-Novosti, 2025. Realizzato con il supporto finanziario del Ministero dello Sviluppo Digitale, delle Comunicazioni e dei Mass Media della Federazione Russa.  Esce in più lingue: inglese, francese, spagnolo, portoghese, cinese, serbo...

C'era  a Mosca un  Museum dedicato al Lend-Lease,  Zhitnaya Str., 6. Molti materiali gettati un po' alla rinfusa. E' stato attivo fino al 2024, poi  è stato chiuso.

Lend-Lease  ha un'abbondante bibliografia, che vi risparmio. 

Come gli armamenti arrivassero  all'Armata Rossa è un altro capitolo avventuroso, principalmente attraverso la Persia/Iran. 

                                                                                 

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Una baraonda di colpi di scena. Noti, studiati. Raramente tirati fuori dagli scaffali delle biblioteche. Resta una storiografia a cui si dedica chi non ha aspirazioni di successo.

Scombussola le nostre certezze. Vanifica i nostri ferrei schieramenti.

Chissà, anche la nostra  contemporaneità ci guadagnerebbe. In fondo siamo tutti Arlecchino, servitori di due padroni.

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Per chi fosse interessato/a a Katyn, ecco cosa offre la bibliografia italiana. Un argomento di retroterra:

George Sanford, Katyn e l'eccidio sovietico del 1940, UTET, 2007

Victor Zaslavsky, Pulizia di classe. Il massacro di Katyn, Il Mulino, 2006

Davide Artico, La strage di Katyn nella storiografia sovietica, ‘Italia contemporanea”, giugno 2001, n. 223

J.K.Zawodny, Morte nella foresta. La vera storia del massacro di Katyn, U.Mursia,1973