SPETTACOLARE ASKATASUNA
Askatasuna, 1999, dal video di Armando Ceste
Lo
spettacolo di strada messo su dalla nota compagnia Meloni-Piantedosi-Salvini ha
avuto grande successo a Torino. Si merita di diventare il Teatro Stabile
per tutte le piazze d’Italia.
Il canovaccio è questo: sabato 20
dicembre c’è un corteo composto di gente varia (giovani vecchi ragazzini
giovani vecchie ragazzine).
A un certo punto, gli attori in
divisa si agitano e scalpitano gli attori in black, mentre prendono la testa
del corteo.
Scatta il momento di massima tensione
(in gergo: climax) in cui la compagnia Meloni-Piantedosi-Salvini
si gioca la notorietà dello spettacolo. Va liscio: corpo a corpo, idranti dallo sgorgo facile,
cassonetti in fiamme, pietre che volano insieme ai manganelli che manganellano…
Il circo è al culmine della sua
consueta coreografia.
Alla fine, come da copione, resta la prestanza tutta maschile dei due contendenti. Narcisismi contrapposti. Se ne tornano a casa contenti, anche oggi la disfida è riuscita.
Il corteo è ammutolito.
Tutta la città ne parla.
Sentiamo
cosa ha da dirci il signor Bartolomeo Pautasso:
Mi sembra di girare nel set di un kolossal. Tutto bloccato, scuole chiuse, una via di grande comunicazione, corso Regina, sbarrata. Un casino della madonna. Per più giorni. Protestiamo, dice uno, andiamo in Prefettura, dice un altro. I più incazzati sono i genitori dei bambini. Pure i commercianti. Sotto Natale. I ristoratori si vedono sfumare la consueta ressa. Organizziamo una manifestazione. Sì, organizziamo la polentata per strada, anzi, più di una, dico io. Un’altra dice, portiamo fuori i calcetti, tornei a non finire. Le bocce? Una suggerisce che il saggio della sua scuola può essere fatto all’aperto, musica e balli. Più saggi. Anche un coro. I negozi mettano fuori la roba, un mercato all’aperto diffuso. C’è una scuola di ballo, ci sono laboratori e gallerie d’arte. Tutto fuori. Una piccola maratona per bambini, anche per adulti. In piazza santa Giulia ci sta un torneo di pallavolo, di basket, o quella cosa che giocano adesso, pedel (padel), dice un altro. Se piove, ci sono palestre. Calcio in corso Regina liberata dalle auto. Goduria. Organizziamo Guardie e Ladri per i piccoli, va sempre forte e in tema. E altre proposte che non ricordo. Bisogna fare una ma-ni-fe-sta-zio-ne, dice uno super convinto. Cioè un corteo, con gran finale. No, sa tanto di anni settanta. Prendiamo per il culo la ridicola esibizione di forza, ignorandola. Il quartiere non può servire solo agli uomini in divisa per pisciare nei cessi delle scuole. Si fanno cose importanti nelle scuole. Le raccontino. I bambini pensano. E come se pensano. Lo facciamo noi il vero spettacolo e, se volete, guardateci mentre ci divertiamo e vi ammaestriamo. Voi state nei vostri bunker di lamiera rinforzata. Nel caso, se vorrete unirvi a noi… No, ripete il tipo di prima ormai irritabile, dobbiamo far sapere a tutta l’Italia la radicalità della nostra resistenza.
Come è
andata a finire, lo sapete.
Meloni-Piantedosi-Salvini a Roma godono.

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