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                          SUDAN     /    MUTUO SOCCORSO



Il rumore che fa la nostra indifferenza è senza confini. Quanti uccisi, quanti profughi, quante stuprate, quanti non vanno a scuola...

Per andare oltre questa contabilità, che tanto non sappiamo e forse nessuno sa, per andare oltre a chi appoggia chi, abbandonando così la geopolitica, proviamo invece a vedere come questa tecnologia della catastrofe ha qualcosa da insegnarci. 

Già in epoca (2019) della fuga di Omar al-Bashir e poi per il Covid-19, i sudanesi  avevano resuscitato forme di resistenza che in qualche modo placavano l'acuto dolore da cui erano attraversati. Quando due anni e mezzo fa si è ripresentata la guerra, qualcuno ha pensato bene di disertarla, non fuggendo ma ripristinare una condizione minima di sopravvivenza, riconoscendone la dignità. 

Sono nate  le Emergency Response Rooms-ERR. Per chi restava, per chi non aveva la forza o la volontà di andarsene. Hanno utilizzato nel loro passato islamico soprattutto un dovere, il Nafeer-il richiamo per mobilitarsi, e si sono incontrati. Non organismi statali o istituzioni pubbliche, ma la chiamata della comunità. Case o luoghi o tende per ospitare, cucine comunitarie o, detto in parole povere, mense popolari (Takaya), scuole trasformate in ambulatori, e così via. Pronti alla adattabilità delle diverse aree (sei volte l'Italia) e alla volatilità della comunicazione. Un po' sono serviti i gruppi WhatsApp. La solita solidarietà digitale. Non sono delle ONG, non hanno uno statuto legale. Sono fatte da volontari e volontarie. Qualche volta, quando cambia il padrone militare, rischiano la vita o la galera. Qualche volta  sono loro al contrario a seguire vecchi riti di favoritismo. In molte occasioni restano isolate. Lavorano in fondo in una zona grigia.  Da cui emergono donne che sanno quello che vogliono e soprattutto hanno chiari i bisogni della comunità stremata dalla guerra.

Molta parte del finanziamento viene dai concittadini della diaspora, in Africa, in Europa, in USA. Le ERR hanno anche vinto il Right Livelhood Award. Noi diremmo che sono delle Soms, società di  mutuo soccorso, senza burocrazia. 

Resisteranno ad una guerra atroce e ai suoi sponsor? Io non lo so. Non ho neanche capito bene le "ragioni"  di questa ulteriore guerra per bande (le miniere d'oro?), ma ho colto il segno di cura che da loro si riflette su di noi.

    Donne profughe da El-Frasher a Tawila, Darfur Occidentale       AFP

















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