Passa ai contenuti principali

RESTIAMO UMANI N. 10

 

THE SOUND OF GAZA

Non è una nuova band, è, letteralmente, il Suono di Gaza.
I raid israeliani in forma di bombardamento elencati con i gentili nomi dati da Israele formano un Haiku grazioso:

Arcobaleno   e    Giorni di penitenza 2004

Piogge estive    e   Nuvole d’autunno 2006

Inverno caldo 2008

Piombo fuso 2009

Colonna di nuvole 2012

Margine di protezione 2014

Guardiani delle Mura 2021


Nella fase precedente il 7 ottobre il sound of Gaza era questo

un ossessivo ronzìo ad alto volume generato dai droni di “sorveglianza” israeliani. Iniziata la rappresaglia Spade di ferro dopo quella data, il concerto si è trasformato nelle deflagrazioni a tappeto dei bombardamenti, dei droni armati, dei caccia e nei boati del crollo dei palazzi. 

Si è completato con questi altri suoni: lascia che ti dica, amico mio, che non conosco più il sapore del sonno. I corpi dei bambini, le urla dei feriti e le loro  immagini intrise di sangue non mi abbandonano mai. Le grida delle madri e i lamenti degli uomini che perdono i loro cari non svaniscono mai dalle mie orecchie. Non riesco più a sopportare il suono delle voci dei bambini da sotto le macerie. Sono stanco, amico mio. 

Messaggio di Ismail Al-Ghoul, 27 anni, giornalista di Gaza, ucciso da un drone israeliano insieme al suo cameramen e ad un ragazzo di 17 anni che passava in bicicletta nei paraggi.

Per Israele l’informazione a Gaza è un crimine

 


DOPO GAZA

No, non siamo dopo Gaza. C’è ancora qualche metro quadrato da bombardare. Formiche umane incluse.

Alle fine Gaza vanterà il primato come la più grande area di macerie e rovine al mondo [42 milioni di tonnellate di detriti, secondo l'ONU]. Migliaia di corpi polverizzati inclusi.

Un’inclusione maligna. 

 

VENDETTA

Nel campionato mondiale di assassinio mirato Israele si guadagna l’oro, insieme a qualche gruppo mafioso che si accontenta del bronzo.

 

Non è un’operazione militare, ancora meno politica. E’ vendetta allo stato solido.

 

Vent’anni fa, un 22 marzo, a Gaza veniva ucciso -insieme ad altre 7 persone- Ahmad Yassin, ispiratore e cofondatore di Hamas.

Risultato politico e/o militare?

52 anni fa veniva giustiziato a Roma Wael Zwaiter, rappresentante dell’OLP, traduttore, cittadino giordano.

Risultato politico e/o militare?

Eccetera…

 

Non c’entra Ezechiele, 25, 15-17 [ Così dice Jahvé: Poiché i Filistei hanno agito con sete di vendetta e si sono vendicati ferocemente con disprezzo, di tutto cuore, per distruggere con ostilità eterna,.. compirò su loro grandi atti di vendetta con castighi d 'ira, affinché conoscano che io sono Jahvé quando riverserò su loro la mia vendetta.] c’entra il dispositivo coloniale. Se ti sottometti ti sopportiamo, se no la pagherai molto cara, sempre e dovunque.

Colonialismo che non rende i palestinesi gli ebrei degli israeliani, ma i loro sempiterni sottoposti. Il colonialismo nei manuali di storia è un capitolo che riguarda il passato. In Israele il post colonialismo non esiste.  


INTERVISTA A YAHYA SINWAR
Sinwar è l’attuale leader di Hamas e il probabile organizzatore
dell’attacco del 7 ottobre. In una inverosimile intervista gli proporrei le seguenti domande:

1] cosa pensa di questa dichiarazione di Mahmud Darwish ?
L’unica arma dei palestinesi è la follia, la follia della vita, la follia della disperazione, la follia dell’alienazione

2] cosa pensava esattamente di ottenere in termini politici con il pogrom del 7 ottobre?

3] avendo trascorso 22 anni nelle carceri israeliane non è che il suo obiettivo non è altro che emulare il suo nemico?

4] è sicuro che il pogrom sarà annoverato tra le pietre miliari della lotta per la liberazione dei palestinesi dall'occupazione israeliana?

5] nuove formazioni militari  a Gaza  si contendono il controllo del territorio e gestiscono il contrabbando. E' sicuro di poterle domare una volta finita la carneficina?

GOVERNO COLONIALE

I coloni hanno colonizzato il governo israeliano. B'Tselem è un Centro di informazione israeliano sui Diritti Umani nei Territori Occupati

Definisce in modo lapidario le violenze dei coloni, l'altra guerra contro i palestinesi:   Settler Violence = State Violence. 

Seguono i video che documentano puntualmente questa dichiarazione. 

C'è speranza in questo Israele minoritario e lungimirante.


PREGHIERA ESAUDITA

Nel 1945 una importante scrittrice e poeta in yiddish scriveva una poesia che conteneva queste invocazioni di inizio e fine:

Dio di misericordia

Scegli un altro popolo eletto…

Rendici ancora un’altra grazia:

Dio di misericordia,

toglici la divina aura del genio


Kadia Molodowsky, 1894-1975,

 

 

ANCORA MAHMUD DARWISH


Quando le mie parole erano grano

Io ero terra.

Quando le mie parole erano collera

Io ero uragano.

Quando le mie parole erano pietra

Io ero fiume.

Quando le mie parole si sono trasformate in miele

Di mosche si sono coperte le mie labbra.    

 

Commenti

Post popolari in questo blog

Restiamo umani n. 11

  RESTIAMO UMANI   N. 11                                                 Gaza, prima     Se affermi che a Gaza si sta compiendo un genocidio, gli Altri ti dicono che sei un antisemita. Se affermi che a Gaza non si sta compiendo un genocidio, gli altri Altri ti dicono che sei un fottuto sionista complice. Genocidio vocabolo di distrazione di massa. Io dico che a Gaza è in atto un massacro, un annientamento, uno sterminio. Può bastare? Ridico che il 7 ottobre è stato un pogrom con i fiocchi, dove i fiocchi sono stati i nepalesi, thailandesi, filippini, palestinesi israeliani,   assassinati o presi in ostaggio. Il resto sono 379 militari israeliani uccisi, in questo caso si chiamerebbe Operazione Militare , se non ci fossero 797 civili uccisi   -tra cui bambini e donne stuprate- e 251 persone rapite, si chiama Pogrom e no...

SCONNESSI?

  Sconnessi? 03-10-2024  - di:  Claudio Canal Guardare avanti , si dice.  Guardare fisso , invece, la propria mano che sostiene un apparecchietto nero con schermo, detto  smartphone . Consultare, sbirciare, controllare, scrollare, ascoltare, pagare, scrivere, parlare, filmare… Al ristorante, per strada, in chiesa, nel passeggino, al cinema, in arrampicata, al supermercato, in auto, in classe, in ospedale, sul bus, sul water, a letto, in bici, al lavoro, ai mari e ai monti… in tasca, in mano. A testa bassa. Paesaggio umano smisuratamente  social . Ognuno di noi al guinzaglio del proprio  smartphone . Ad ogni latitudine, più o meno. Ad ogni età, neonato e pensionato, per ogni sesso. Super intersezionale. La psichiatria, che ha il naso fino, ha inventato il  problematic smartphone use   (PSU)   Ma quale  problematic ?  Obvious smartphone use . Non è un gingillo, è una Lampada di Aladino dai mille favori.  È  un  e s...