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restiamo umani 4

 

RESTIAMO UMANI 4

 

Ci spiega The New York Times che gli alti comandi sapevano del progetto di Hamas da almeno un anno. Forse anche gli alti comandi politici. Gli hanno pure dato un nome: Muro di Gerico, con scarso senso del ridicolo, ma con un gigantesco senso del disprezzo. Questi arabi di Hamas sono incapaci di pensarlo un piano così, figuriamoci realizzarlo. E poi noi abbiamo contromisure che manco se le sognano, quei trogloditi [risatine d’intesa]. 

Non so se il dialogo tra generali si sia svolto proprio così, ma ci sono elementi per pensarlo.

Netanyahu il 3 novembre scorso ha mandato una lettera ai nostri soldati e comandanti nella guerra delle Spade di ferro.


Questa è una guerra tra i figli della luce e i figli delle tenebre. Non cederemo nella nostra missione finché la luce non vincerà l'oscurità; il bene sconfiggerà il male estremista che minaccia noi e il mondo intero… Tutti voi fate parte della catena di eroi che non si sono lasciati scoraggiare e non si sono ritirati: Giosuè, Debora la Profetessa, Re Davide, Giuda Maccabeo, Bar Kochba, Joseph Trumpledor, i combattenti dei movimenti clandestini, l'IDF e i servizi di sicurezza . Brandirono la spada in difesa dell'eterno Israele e voi state marciando sulle loro orme. In tutti i miei incontri con voi nelle ultime settimane, sono rimasto profondamente colpito dalla vostra forza interiore, dallo spirito di vittoria. Come dice il Tanakh (Salmi 18:40): "Mi hai cinto di forza per la battaglia; hai sottomesso sotto di me coloro che contro di me insorgevano...

Quando vi mando in missione, cari eroi, sono certo della nostra vittoria assoluta sui nostri nemici. Insieme a tutto il popolo d’Israele, confido in voi, sono fiero di voi e vi amo.

'Possa Dio far sì che i nemici che insorgono contro di noi siano abbattuti davanti a loro! Lodato è Colui che protegge e libera i nostri soldati da ogni difficoltà e angoscia, e da ogni afflizione e malattia, e manda benedizione e successo a tutto il lavoro delle loro mani. Possa Egli sottomettere i nostri nemici e coronarli di liberazione e vittoria.'

Siate forti ed abbiate coraggio per la vittoria; con l'aiuto di Dio, insieme vinceremo!

Shabat Shalom!

 

Dio lo vuole!  Dio è con noi!  Hasta la victoria siempre!  Sanctus Sanctus Sanctus, Dominus Deus sabaoth-Dio degli eserciti.

 

Baruch Kimmerling è stato un importante sociologo israeliano: Israele è una democrazia Herrenvolk e il suo apparato militare è essenzialmente lo stesso degli eserciti tribali di vari Stati africani che assicurano l’egemonia di una parte della popolazione e l’assoggettamento di tutte le altre.

                                                                         [Clash of Identities. Explorations in Israeli

and Palestinian Societies, 2008, p. 137]

 

        Gaza, vista mare 1


Un grido di battaglia che ricorda un po’ troppo l’Allahu Akbar urlato dai miliziani di Hamas mentre si davano da fare con il pogrom del 7 ottobre sgozzando, bruciando, stuprando. In Netanyahu c’è più tecnologia luccicante, droni, bombardieri, intelligenza artificiale. Sempre pogrom  è. Chiamare in causa Dio come fiancheggiatore dei massacri è merce d'antiquariato che conosciamo bene. La lotta tra la luce e le tenebre è un altro brand delle religioni del Libro che si è sempre trasformato in danza macabra contro la vita. Troppa Guerra Santa. Troppo Dio.

 

Se Netanyahu fosse nato palestinese a Gaza sarebbe lui il capo di Hamas e viceversa. Spogliati dell’apocalittica e del messianismo gli uni e gli altri, resta una cosa molto laica, secolare, profana, archeologica: il colonizzatore e il colonizzato.

Il dolore palestinese è diventato genetico. Più di una generazione se lo tramanda, non conoscendo altro che sottomissione e asservimento. Questa terribile condizione gli dà diritto alla lotta per la liberazione. Non gli dà diritto al pogrom.

Tocca al più forte, al più sicuro di sé fare il primo passo, non a chi sta sotto lo stivale. C’è un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace. Se Israele non capisce questo non avrà futuro nel Medio Oriente. Tornerà ad essere uno shtetl della Zona di residenza di zarista memoria, spazzabile con un pogrom in grande stile.

Israele potrebbe rendersi conto troppo tardi che i suoi più preziosi alleati non sono gli Stati Uniti, la V flotta, la Nato, l’Europa plaudente, l’Arabia Saudita sorniona…sono i palestinesi. In uno Stato democratico, federale, confederale, banale. Non in uno Stato d’assedio, come ora. 

Cioè il programma del sionismo spirituale di sinistra di Martin Buber  e del sionismo militare di destra di  Vladimir Zeev Žabotinskij. 


 

     Gaza, vista mare 2

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