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Visualizzazione dei post da agosto, 2021

matite sbriciolate

    MATITE SBRICIOLATE dalla testimonianza di Antonio Colaleo, prigioniero di guerra in Germania, a Balde Moussa, prigioniero di pace , in Italia racconto   musiche   danza   video di Claudio Canal con il CoroTeatro be quadro e con Silvia A. Genta , danza   giovedì 9 settembre , ore 21, sala conceria, via conceria 1, chieri ingresso libero, previa prenotazione : chieri @ ascs.it oppure Antonella 393.0058393 la prigionia è una condizione drammatica, sempre. Quando diventa un’esperienza collettiva genera un’impronta storica profonda Lo spettacolo teatrale Matite Sbriciolate , grazie al bel libro omonimo di Antonella Bartolo , ripercorre alcuni crocevia della condizione di prigioniero, nella duplice e ambigua veste del prigioniero di guerra e del prigioniero di pace . Innanzi tutto: - i militari italiani internati dai tedeschi in Germania dopo il fatale 8 settembre 1943, di cui la testimonianza di Antonio Colaleo è prezioso avvìo e la musica di Olivier Messiaen

VAX QUI, VAX LA'

  vax qui, vax là Non ho mai letto un libro di virologia e, se l’avessi letto, non avrei capito niente. Quindi sono nelle condizioni ottimali per dire anch’io la mia. No vax , si vax ecc. Ho dei pregiudizi. Mi provengono da: - mia madre è morta 25 anni fa di tetano, malattia infettiva, non contagiosa, all’età di 77 anni. Ai suoi tempi non c’era la dittatura sanitaria. C’era la dittatura e basta. - quando a marzo 2020 c’è stata la chiusura ferrea in Italia una carissima amica di Tirana mi ha scritto: vieni qui, non c’è il virus . E’ morta a novembre, di Covid. Aveva 54 anni. - dopo insistenti ricerche ho scoperto che un amico di Mandalay [Myanmar] è a casa col Covid. Cure zero, vaccinazioni non si sa, dire, scrivere porta dritto in carcere. La parola dittatura lì suona un po' diversa che da noi. - un’amica, poeta di grande valore, soffre di forti dolori articolari. Forse, si dice, non si sa, potrebbe essere in conseguenza della seconda dose di Pfizer , che anch’io ho fatt

MARIJA JUDINA

     28 luglio 2021 claudio canal sacro e antitotalitario, il pianoforte della Judina   Vi ringrazio   per il vostro aiuto. Pregherò per voi giorno e notte, chiedendo al Signore di perdonare i grandi peccati che avete commesso nei confronti del popolo e del paese. Il Signore è misericordioso e vi perdonerà. Quanto al denaro, l’ho dato alla chiesa che frequento. Il grande peccatore è il “Piccolo Padre” Iosif Vissarionovič Džugašvili detto Stalin. A mandare questo biglietto   Marija Judina , come racconta Šostakóvič . Era stato il Concerto per n. 23 in La Maggiore K 488 di Mozart a emozionare Stalin che l’aveva ascoltato alla radio, Judina al piano. Ebrea di origine poi convertita all’ortodossia. Adorata dal pubblico, si presentava ai concerti con una palandrana nera e scarpe da ginnastica. Su molti argomenti sono d’accordo con il Partito Comunista Russo – ma non posso esserne membro a causa delle mie convinzioni ideologiche e religiose aveva risposto a un questionario quando inse

LIBRI E CAPORALI

libri e caporali Mentre leggevo un bel libro edito da Bompiani su di un filosofo tedesco  e nazista, roba spessa, mi capita l’occhio sulla tipografia che l’ha stampato Grafica Veneta di Trebaseleghe in provincia di Padova. Un colosso. Vado sul sito : "innovazione e cambiamento, per crescere". Cambiamento sicuro, crescita anche, visto che si sono buttati sulla produzione di mascherine: "Piacevole da indossare", "ottimale per tutti gli usi". Non manca il fiuto per gli affari alla Grafica Veneta. Bravi. Sull’innovazione non saprei. Uno come me che pensa che il libro sia quella cosa che bla e bla e bla, non può fare lo schizzinoso. Mi viene in mente il veneto Aldo Manuzio lo stampatore umanista. Sto divagando.  "Un uomo di origine pakistana è stato trovato lungo la SS 16 a Piove di Sacco in provincia di Padova, le mani legate dietro la schiena e ferite su tutto il corpo" ho letto su un giornale di pochi giorni fa. "Altri, sanguinanti, feriti, s