Ho letto l’articolo dell’ormai collaboratore fisso de La Stampa l’ex “nuovo filosofo” Bernard-Henry Lévy a proposito di Ilhan Omar, eletta al Congresso degli Stati Uniti nelle ultime elezioni. È nera. Di origine somala. È musulmana e indossa l’hijab, esordisce B-H.L.Il titolo è chiaro, e pure il testo dell’articolo: Il caso Ilhan Omar, anche in America la sinistra radicale sposa l’antisemitismo.Ho preso appunti e ho capito quali sono le regole per non essere accusati di antisemitismo. D’ora in avanti mi atterrò rigorosamente a questi 9 punti perché proprio non vorrei ricadere nell’infamante accusa:1. Lo Stato di Israele occupa, occupa? Soggiorna nei Territori Soggiornati [ex Occupati] per puro spirito umanitario portando civiltà tra i palestinesi che, per natura, sono terroristi.2. Sono più di cinquant’anni che lo Stato d’Israele indugia nei Territori Soggiornati popolandoli di amabili cittadini israeliani animati da una profonda fede nell’amicizia fra i popoli.3. Gaza è un posto di merda che viene giustamente raso al suolo ogni due o tre anni per far fiorire nuove energie e nuove idealità, come sempre succede nei dopoguerra.4. Il Governo di Israele coltiva l’amicizia con Governi che non si fanno mettere i piedi in testa, tipo l’Ungheria e l’Arabia Saudita ecc. Mi auguro un culo e camicia con il prossimo Governo italiano guidato da Matteo Salvini. Per fortuna ci sono le premesse.5. Di Sionismo ce n’è uno solo ed è quello che ha governato e governa attualmente lo Stato di Israele. Di eventuali altri Sionismi non è il caso di parlare. Solo fumo negli occhi.6. La lobby filoisraeliana [cit. da B-H.L.] non interferisce mai con le politiche né degli Stati Uniti né di altri Paesi. Benvenuto ai Sionisti Evangelici che sono in effetti la lobby filoisraeliana più gloriosa e potente.7. Chi pensa al boicottaggio del Governo Israeliano è antisemita più di Adolf Hitler. D’altra parte siamo già molto impegnati a boicottare/sanzionare Russia, Venezuela, Cina, Cuba e, di recente, Unione Europea e, fra poco, Italia, che non è il caso di faticare ancora.8. Il bollettino di qualsiasi Ambasciata Israeliana è l’unica versione vera e indiscutibile di qualsiasi cosa.9. Affermare pubblicamente che nello Stato di Israele, certe volte, tira un vento fastidioso è una dichiarazione spudoratamente antisemita.9.bis Anch’io non porto la cravatta, come B-H.L.
REFAAT e SHAIMAA ALAREER Refaat Alareer era un poeta, scrittore e professore universitario di letteratura comparata presso la Islamic University di Gaza, ora ridotta ad un mucchio di polvere. Non ho conoscenza di nessun docente universitario italiano che si sia lamentato delle dieci università di Gaza rase al suolo né delle Medie ed Elementari ridotte in pietrisco. La poesia che si legge sotto era stata scritta il primo novembre dello scorso anno e dedicata alla figlia maggiore Shaimaa . Refaat Alareer è stato ucciso nella notte tra il 6 e il 7 dicembre 2023, insieme ad altri 7 membri della sua famiglia, durante un raid israeliano che ha colpito la sua casa. Shaimaa Alareer , la figlia, è stata uccisa venerdì scorso, 26 aprile con il marito Mohammed Siyam e il loro figlio Abdul Rahman di pochi mesi, in uno dei tanti bombardamenti israeliani. Se dovessi morire, tu devi vivere per raccontare la mia storia per vendere le mie cose per compra...
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