Involtini di
CRITICA
DELLA RAGION CULINARIA
per una laicità minima del cibo
Chef Pluristellato, cucina stellata, g.astronomia.
Prendetene e mangiatene tutti. Fate
questo in memoria di me, dichiara agli
astanti genuflessi lo Chef Stellato impastando culinaria e teologia.
Appena
unto (e bisunto) Sommo Sacerdote del Culto Gastrico il cuciniere o cuoco o cucinatore si tramuta in Chef, Superchef, Misterchef, Dottorchef, Papachef.
Oppure, ma è un’altra chiesa, in Maître.
Un
tempo il cibo buono era riservato agli aristocratici, poi ai borghesi ricchi. Quello per il resto della popolazione faceva
schifo: pane nero secco, grasso di maiale, castagne. Ah, il cibo di una volta! Quando le zucchine erano zucchine e il pollo
sapeva di pollo! Ah! Pastfood.
Un
tempo i ricchi erano grassi e i
poveri magri, oggi i ricchi sono
magri e i poveri obesi. Nel Nord del mondo.
Alta Cucina, Alta Finanza, Alta Velocità. Intelligenza chilometro
Zero.
La
nude pietanze palpate e manipolate dello chef
ai fornelli eccitano l’onanista culinario. Il foodporn fa diventare
ciechi. Showcooking vietato ai minori.
In Fast Slow Street Soul Sfood Food We
Trust
L’hai
già assaggiato il vino quantistico?
C’è
un nuovissimo e pregiato moscato di
Canelli [Piemonte]: l'hanno chiamato Caporalato. E’
D.O.C.
Un
panino di salame è di destra, i sofficini
Findus di estrema destra.
Il
pane di Altamura e i broccoli sono di sinistra. La curcuma di estrema sinistra.
Maalox
è populista.
Massimo
Bottura, celebrity chef, proclamato Re dei Re Mondiale, Chef dei Chef: creo emozioni commestibili. Il suo bollito non bollito fa venire il vomìto
EXPO 2015 Nutrire il pianeta: la grande mangiatoia.
L’anoressia
è una rivoluzione autodistruttiva, ma sempre rivoluzione è.
Lo
sapevi che la fantomatica dieta mediterranea l’hanno inventata
gli americani sessant'anni fa?
Eataly/Mangitalia non è un altare dove si consacra il cibo né un convivio socratico di bei palati mentali. E’ una industria gastrica di
successo e di lavoro sottomesso, maestra dell’ap.pagamento, con una predicazione marpiona che gastronomizza chiunque e qualsiasi cosa. Pietà l’è morta.
Questo
story telling lo preferisci fritto o bollito?
Sono
incerto tra la cucina molecolare, la cucina emozionale, la cucina destrutturata, la metacucina, quella tecno-emozionale, la ex
nouvelle cuisine, la ayurvedica,
la kosher, la bio-evolutiva, la povera, la
fusion, la halal, la macrobiotica, la vegana, la naturale, quella
della nonna, la sensoriale, la tipica, quella etnica e quella etica …
Non
ci son o più le mezze porzioni di una volta.
Il
corpo va di corpo. Ad ogni pranzo corrisponde normalmente una evacuazione. Ad
ogni evacuazione un transito fognario. Ad ogni transito fognario uno
smaltimento [approssimativo]. Non è unico l'orifizio importante del nostro corpo. Anche il culo vuole la sua parte.
A
proposito di evacuazione, lo sai che ci sono bus e auto che vanno a merda? Lo sai che per problemi
intestinali gravi si fa il trapianto di merda [Fecal Microbiota Transplant-FMT]
Il tritovagliatore non è un cameriere che serve contemporaneamente tre tavoli, ma uno smaltitore di rifiuti. Dà da pensare ai sindaci romani e ai furbetti del quartierino.
Il tritovagliatore non è un cameriere che serve contemporaneamente tre tavoli, ma uno smaltitore di rifiuti. Dà da pensare ai sindaci romani e ai furbetti del quartierino.
Rosario culinario [per adepti del Culto
Gastrico]: naturale (o.p.n.), genuino (o.p.n.), vero (o.p.n.), bio
(o.p.n.), autentico (o.p.n.), tipico (o.p.n), casareccio (o.p.n.), incontaminato
(o.p.n.) autoctono (o.p.n.), tradizionale (o.p.n.), regionale (o.p.n.), etnico
(o.p.n.), integrale (o.p.n.), nostrano (o.p.n.), filiera (o.p.n.), artigianale
(o.p.n.), casalingo (o.p.n.), semplice (o.p.n.) … autarchico
non c’è?
[o.p.n.=
Ora Pro Nobis]
Lo
recita ogni giorno Suor Germana?
Più
si gastronomizza l’esistenza e più crescono i dissapori tra vita e alimentazione, che è sempre: troppa, troppo
poca, malsana, squilibrata, iperproteica, ipoproteica, cattiva, scorretta,
alterata…
L’erotica del gusto genera masticazione
precoce ed impotenza digestiva.
Mangiare
parlando di mangiare: 50 sfumature di orgasmo gastromentale. L'epos dell'eros nel logos.
Il
Dietologo, il Dietista, il Gastroenterologo,
l’Epatologo, l’Alimentazionista, il
Nutrizionista prescrivono la Giusta
Alimentazione Calibrata: per lattanti, sportivi, adolescenti, bambini,
celiaci, ciclisti, flatulenti, emicranici, culturisti, diabetici, stitici, vegetariani,
anziani, gestanti, podisti, studenti, sedentari, nevrotici, insonni, … e poi
per la memoria, prostatite, colesterolo alto, trigliceridi, orticaria, menopausa, emorroidi, esaurimento, erezione,
intolleranze, vene varicose, pressione alta e bassa, per dimagrire, ingrassare,
rassodare, dormire …
Dimmi
che dieta segui: ipoglicemica, dissociata,
dukan, paleolitica, fodmap, tisanoreica,
scarsdale, lemme, atkins, cronodieta, proteica, punti, isometrica, vegana,
chenot, alcalina, flexitarian, crudista, zona, montignac, mediterranea,
iposodica, shangri-la, eubiotica, chetogenica, macrobiotica, genetica, raw, fruttariana,
no carb, localivora, metabolica, lipetz…
Con
che cosa ti integri? proteine del
siero del latte, BCAA (aminoacidi ramificati), maltodestrine, creatina
monoidrata, destrosio, vitargo, barrette
proteiche, L-carnitina, vitamina D, Sali minerali, aminoacidi, energy drink, ornitina,
citrullina, polivitaminici, …
Dicono in coro gli esperti: il burro fa male,
dicono gli esperti: no, fa bene; il vino rosso fa bene, no fa male; lo zucchero
fa male, no fa bene; il sale fa male, no fa bene; il caffè fa male, no fa bene;
le carni rosse fanno male, no, fanno bene; le uova fanno male, no, fanno bene…
Dagli
il lunch, il brunch, l’apericena, la cena etnica e multietnica, la cena
in bianco, la cena nudista, la cena in piedi, quella al buio, a lume di candela, la cena medievale, letteraria, aziendale, con delitto, alla cieca, dagli
appetizers e finger food, music food, night dinner party,
business lunch; dagli il pranzo di compleanno,
di laurea, di battesimo, di cresima, di
prima comunione, dei 18anni, di pasqua, di pasquetta, di natale, di matrimonio, divorzio, di san valentino, di capodanno, d’addio, di fine d’anno scolastico, di pensionamento, di solidarietà, di lavoro,
di halloween, …
Dagli
il Grande Intortamento, falli godere di gusto, dagli la Ristor.azione come
unico legame sociale superstite.
Cos’è
questa fame di parole cibarie, di etica pietanzosa, di liturgie culinarie, di
ascesi commestibile, di retrogusto eucaristico [pane e vino]: nostalgia della religione perduta? Troppo digiuno dello spirito?
Negagli
un qualsiasi lavoro, ma proponigli
qualche stuzzichino sfizioso con spritz anche senza oliva. Smaltirà soprusi,
sopraffazione e dominio, senza neanche un rutto.
Portagli
via il futuro, ma dagli un sushi
innaffiato con vermentino di Gallura. Digerirà il presente e le sue angustie.
La
gastronomizzazione totalitaria della città per cavallette umane: ristorante, trattoria, osteria, tavola calda,
pizzeria, pizzoteca, kebab, ristopizza, piadineria, griglieria, creperia,
bistrot, ravioleria, bisteccheria, spaghetteria, street food, hamburgheria, burgheria, mangeria,
steakhouse, churrascaria, paninoteca, risotteria, bruschetteria, gnoccheria,
cozzeria, ristoburger, polpetteria, polenteria, ristotram, brasserie … Una ogni 10 metri.
Esempio: Torino
Smart City? Fart City.
A
mangiare cous cous e falafel si debella il razzismo?
E’
meglio un’intolleranza alimentare o un’intolleranza
sociale?
Sinistra
attovagliata, sinistra cecata. Ingoia tutto.
Prendi
nota: ortoressia e foodmentalismo.
Gastrosofia della Gastrocrazia
Una
spettro si aggira per l’Europa, l’abbondanza, l'opulenza, la cuccagna, il bengodi, la
scorpacciata. Sogni ossessivi nel passato. Il ricco epulone, il
pranzo luculliano, il frate crapulone. III
novella dell'ottava giornata del Decamerone : si legano le vigne con le salsicce, ed avevasi un'oca a denaio ed un
papero giunta; ed eravi una montagna tutta di formaggio parmigiano grattugiato,
sopra la quale stavan genti che niuna altra cosa facevan che far maccheroni e
raviuoli e cuocergli in brodo di capponi.
Pantagruele, ti va un binge
eating? Lo accompagniamo con una raffica di shottini per il solito binge
drinking. La dismisura come misura del sé. La sfida della movida. Non solo.
Tutti i sensi implicano, chiedono di trovare il senso dei sensi, anche in ciò che mangiamo o beviamo. [Enzo Bianchi]. Ah, meno male!
Siamo quelli che mangiamo dice il cannibale, quello reale e quello di Wall Street. Per quest'ultimo tutto è commestibile, grazie alle fauci onnivore del mercato.
Siamo quelli che mangiamo dice il cannibale, quello reale e quello di Wall Street. Per quest'ultimo tutto è commestibile, grazie alle fauci onnivore del mercato.
Reflusso gastrico: cibo come fine, non come mezzo.
I batteri lattici per la fermentazione
del parmigiano, i batteri che trasformano il mosto in vino, i batteri per la
lievitazione del pane, conoscono la geografia, oltrepassano i confini o se ne stanno impalati al noto chilometro zero?
I
Kuoki, chef e strachef, lavano ogni
tanto i piatti?
E' ora di fare la gastroscopia al gastrocentrismo.
Se mangi, i denti si logorano. Abbiamo però conquistato la li-ber-tàaa,
possiamo scegliere tra più di 70 tipi di dentifricio. Il progresso ci permetterà domani di scegliere tra 120 tipi. In certi luoghi del mondo
possono solo scegliere tra 10.
Dental divide.
Se
sei seguace della religione canina,
felina, canarina ecc. volendo puoi anche scegliere tra le seguenti crocchette/pappette/pasticche per il tuo cagnolino:
Royal
Canin Veterinary Cardiac [cani con insufficienza cardiaca],
Monge Natural Superpremium
Adult All breeds Salmone e Riso, Made in Italy, Cruelty Free,
Forza 10 Legend Maintenance
Evolution Grain Free – Skin [migliora pelle e peli],
Acana Wild Prairie (Junior,
Adult, Senior),
Almo Nature Holistic,
Proplan Adult Large Athletic
Optihealth Salmone [cani che superano I 25 kg]
Stuzzy
New Zeland & Australia con Agnello,
Dr.
Clauder's Barf Dog Calcio e Fosforo [integratore per cani]
Normalia
intestino [integratore per cani],
Purina Proplan Veterinary
Diet EN Gastrointestinal [cani con cattiva digestione],
Canagan for Dogs Small Breed
Free Run Chicken [taglia piccola],
Canagan for Dogs Large Breed
Free Run Chicken [taglia grande],
Canagan
for Dogs Country Game Selvaggina [a base di anatra, cervo, coniglio freschi.
Adatto al consumo umano],
Hi
Fish Puppy All Breeds con tonno e salmone [per cuccioli e cagne in gravidanza],
Tonus Dog Chow Adult Pollo
Classic,
Kiramore
Vegetarian [per cani vegetariani],
Ciuffi
Mix Cereali e Ortaggi oppure con Pasta Precotta,
New
Adaptil Diffusore [cani stressati],
Equilibria
Vet [cani
ansiosi],
Schesir
Small Adult Monoproteico con Prosciutto [per prevenire intolleranze],
Almo
Nature Alternative XS/S Salmone fresco e riso oppure agnello fresco e riso o
pollo e riso,
Trainer
Fitness3 No Gluten Puppy Medium&Maxi Salmone, riso e olio, [senza
glutine], oppure con cavallo, piselli e mais, o agnello o salmone o
maiale,
Amì
Crocchette Mini Dog 800 Gr per cani piccola taglia, taglia grande [per
cani vegani],
Hunter
Spike Bone, Snack funzionale per l'igiene dentale al sapore di menta per cani,
rinfrescano l'alito e contengono preziosa vitamina C.
Vitality
-Crocchette Per Cani Attivi,
Royal
Canin Veterinary Urinary S/O 10x150 g [cani con difficoltà urinarie]
Purina Proplan Veterinary
Diets OM Obesity Management [cani obesi]
Hill's
Prescription Diet a/d Canine/Feline [cani in convalescenza]
Royal Canin Size Maxi Ageing
8+ [cani
anziani]
Purina Proplan Veterinary
Diets DM Diabet [cani diabetici]
Purina
Proplan Veterinary Diets NF Renal Failure [cani con difficoltà renali]
…
Altrettanto mangime bengodi per i gatti, i pesci rossi e no, i canarini
ecc. Fino all’inarrivabile: Mangime
completo Padovan Wellness Research, studiato per la corretta alimentazione
delle cocorite. Con micronutrienti indispensabili
per una corretta dieta. Prodotto di alta qualità made in Italy. € 4,90. Regalato.
Oppure:
Repellente
vapo per cagne in calore Rinaldo
Franco & C. Scoraggia le attenzioni
dei cani maschi eliminando il richiamo olfattivo delle femmine in calore.
Per
la modica cifra di € 6,50. Mi chiedo
se il repellente…
Bulimia sociale, malattia senile del capitalismo.
Il
cibo spazzatura non è cibo
spazzatura, è il cibo che va direttamente in spazzatura senza passaggi gastrici.
In Italia: 5 milioni e mezzo di tonnellate l’anno, pari a 8-12 miliardi di euro
buttati.
Della
serie: in cucina non si butta via niente.
Una eccellenza
italiana. Credevo fosse un monsignore o un prefetto.
“L’uovo
ha una forma perfetta, benché sia fatto col culo.” Bruno Munari
Ghiottonerie:
il primo McDonald in Italia ha
aperto a Bolzano nel 1982. Il primo McDonald vegetariano ha aperto in India nel
2012. Il primo McDonald Slow Food aprirà fra non molto, suppongo.
Acciughe
al verde [anciue al vèrd, tradizione,
Piemonte]. Chilometro zero?
Palati
di tutto il mondo unitevi!
Tartufo
bianco d’Alba per tutti!
Broccolo
aprilatico di Paternopoli per tutti!
Barolo
Mascarello per tutti!
Toma
di pecora brigasca per tutti!
Tinca gobba dorata del
pianalto di Poirino per tutti!
Bottarga
di Orbetello per tutti!
Aglio
di Vessalico per tutti!
Prosciutto
di Cinta senese per tutti! …
A
chi la mustardela piace, a
chi fa schifo. Poi c’è chi non sa cos’è.
Comunque non è un functional food né un pharmafood.
Fai
uscire lo chef che è in te: evacualo.
Alimentazione naturale, cioè artificiale. Come tutte le attività umane.
Tra il ghiottone e il gastrosofo, io so chi mi va di traverso.
Tra il ghiottone e il gastrosofo, io so chi mi va di traverso.
La nutraceutica produce gli alicamenti. Ne vado fiero.
Niente di sacro, neanche il cibo. Il cibo è sacro, quando manca.
Niente di sacro, neanche il cibo. Il cibo è sacro, quando manca.
Mozzarella di bufala o bufala della mozzarella?
Il
gastrocapitalismo soffrigge le
anime, lascia marinare le menti, trita i cuori, sbuccia i pensieri, grattugia i
sentimenti. Se per caso hai in disgusto il mondo così com’è, e vorresti cucinarlo
diversamente, te lo frulla in besciamella. Mal che vada in una mousse
dolciastra.
C’è
un solo Ordinatore del mondo: il Palato.
E il Kuoko è il suo profeta. Jihad contro tutti i dis.sapori e tutti i
dis.gusti. Fudicismo delle merci. Totalitarismo delle papille gustative.
La
cucina del reale non fa per te,
giovane uomo, giovane donna. Quella la cuciniamo noi, poderi forti. Tu
cimentati ai fornelli o nel finger food.
Godrai e non ci darai fastidio.
Guide
gastronomiche ed enogastronomiche, rubriche di cucina, addetti di gusturismo e
gastradvisor: gourmets, degustatori dal fegato a pezzi ti consigliano
dove e che cosa mangiare, dove no e quanto spendere. Come Standard & Poor’s, Moody’s, ti consigliano dove investire e
quali nazione distruggere. Società di rating, senza gastroprotettori.
Mangitalia
ha aperto un sollazzo gastrico tipico italiano a New York. A chilometri zero, immagino.
Tocca a me preparare la carne alla griglia. Sono maschio!
Dire non è condire.
Jean Anthelme Brillat-Savarin, Physiologie du Goût, ou Méditations de Gastronomie
Transcendante; ouvrage théorique, historique et à l’ordre du jour, dédié aux
Gastronomes parisiens, par un Professeur, membre de plusieurs sociétés
littéraires et savantes, 1825
Avant-propos n. III: La destinée des
nations dépend de la manière dont elles se nourrissent
Da questa cazzata
stratosferica discendono tutte le mistiche culinarie e gastrofile di oggi, dal Lento Cibo al Mangitalia.
L’avevo scambiato per il mio consueto incubo etilico, invece c’è chi, senza peli sulla lingua, propone la spaghettata antifascista. A Torino.
Il gastropensiero unico è
implacabile, divora tutti, belle intelligenze e ottimistiche volontà.
Società della spettacolo?
Società del sugo.
Guy Debord
nella tomba si risuicida con una overdose di carbonara.
Degastronomizzare la mente per dis.gustare la realtà.
Degastronomizzare la mente per dis.gustare la realtà.
Degastronomizzare la mente per dis.gustare la realtà.
LETTURE
IL CUOCO PIEMONTESE perfezionato a Parigi Che insegna con facil
metodo a cucinare qualunque sorta di vivande, sì in grasso, che in magro, di
nuovo gusto: ed avvisi sopra la bontà, e scelta d'ogni cosa appartenente alla
Cucina, proseguito dal Confetturiere. Coi doveri del Mastro di Casa, e le
minute per la quattro Stagioni; colla spiegazione degli utensili necessarj, e
la maniera di trinciare pulitamente le carni.
Presso
Carlo Giuseppe Ricca Stampatore, Torino, 1766
Avvertimento dell’autore a’
leggitori:
Si sono stampati diversi libri
sopra la cucina, o sia l’arte di preparare gli alimenti, ma sembra che i loro
Autori, facendo poco conto della sanità degli uomini, si siano soltanto dati a
lusingare i loro sensi: e quest’arte distruggitrice è il frutto dannoso di un
lusso sfrenato. Se la natura, in portandosi a prendere gli alimenti, non ebbe
altro fine che la nostra conservazione, qual conto dunque dobbiamo noi fare di
un’infinità di preparazioni, salse, intingoli alla moda…Ho procurato di
schivare la grande spesa e di adattarmi ad un metodo semplice e proprio,
lasciando in disparte ciò, che pareva fatto solamente per le cucine de’ più
opulenti…Vivete felici.
ANTONIO GRAMSCI, Quaderno 7 (VII) § (35) [sottolineature mie]
L'affermazione di Feuerbach: «L'uomo è quello che mangia», può essere,
presa in sé, interpretata variamente. Interpretazione gretta e stolta: cioè
l'uomo è volta per volta quello che mangia materialmente, cioè i cibi hanno una
immediata influenza determinatrice sul modo di pensare. Ricordare
l'affermazione di Amadeo [Bordiga] che se si sapesse ciò che un uomo ha
mangiato prima di un discorso, per esempio, si sarebbe in grado di interpretare
meglio il discorso stesso. Affermazione
infantile, e, di fatto, estranea anche alla scienza positiva, poiché il
cervello non viene nutrito di fave o di tartufi, ma i cibi giungono a
ricostituire le molecole del cervello trasformati in sostanze omogenee e
assimilabili, che hanno cioè la «stessa natura» potenziale delle molecole
cerebrali. Se questa affermazione fosse
vera, la storia avrebbe la sua matrice determinante nella cucina e le
rivoluzioni coinciderebbero coi mutamenti radicali dell'alimentazione di massa.
Il contrario è storicamente vero: cioè sono
le rivoluzioni e il complesso sviluppo storico che hanno modificato
l'alimentazione e creato i «gusti» successivi nella scelta dei cibi. Non è
la semina regolare del frumento che ha fatto cessare il nomadismo, ma
viceversa, le condizioni emergenti contro il nomadismo hanno spinto alle semine
regolari ecc. (Cfr. questa affermazione del Feuerbach con la campagna di S.E.
Marinetti contro la pastasciutta e la polemica di S.E. Bontempelli in difesa, e
ciò nel 1930, in pieno sviluppo della crisi mondiale).
D'altronde è anche vero che «l'uomo è
quello che mangia», in quanto l'alimentazione è una delle espressioni dei
rapporti sociali nel loro complesso, e ogni raggruppamento sociale ha una sua
fondamentale alimentazione, ma allo stesso modo si può dire che l'«uomo è il
suo appartamento», l'«uomo è il suo particolare modo di riprodursi cioè la sua
famiglia», poiché l'alimentazione,
l'abbigliamento, la casa, la riproduzione sono elementi della vita sociale in
cui appunto in modo più evidente e più diffuso (cioè con estensione di massa)
si manifesta il complesso dei rapporti sociali.
Il problema di cos'è l'uomo è dunque
sempre il così detto problema della «natura umana», o anche quello del così
detto «uomo in generale», cioè la ricerca di creare una scienza dell'uomo (una
filosofia) che parte da un concetto inizialmente «unitario», da un'astrazione
in cui si possa contenere tutto l'«umano». Ma l'« umano» è un punto di partenza
o un punto di arrivo, come concetto e fatto unitario? o non è piuttosto, questa
ricerca, un residuo «teologico» e «metafisico» in quanto posto come punto di
partenza? La filosofia non può essere ridotta ad una naturalistica
«antropologia», cioè l'unità del genere
umano non è data dalla natura «biologica» dell'uomo; le differenze
dell'uomo, che contano nella storia non sono quelle biologiche (razze,
conformazione del cranio, colore della pelle ecc.; e a ciò si riduce poi
l'affermazione «l'uomo è ciò che mangia» - mangia grano in Europa, riso in Asia
ecc. - che si ridurrebbe poi all'altra affermazione: «l'uomo è il paese dove
abita», poiché la gran parte degli alimenti, in generale, è legata alla terra
abitata) e neppure l'«unità biologica» ha mai contato gran che nella storia
(l'uomo è quell'animale che ha mangiato se stesso, proprio quando era più
vicino allo «stato naturale», cioè quando non poteva moltiplicare
«artificiosamente» la produzione dei beni naturali). Neanche la facoltà di «ragionare» o lo «spirito» ha creato unità o può
essere riconosciuto come fatto unitario, perché concetto solo formale,
categorico. Non il «pensiero», ma ciò che realmente si pensa unisce o
differenzia gli uomini.
Che la «natura umana» sia il «complesso
dei rapporti sociali» è la risposta più soddisfacente, perché include l'idea
del divenire: l'uomo diviene, si muta
continuamente col mutarsi dei rapporti sociali, e perché nega l'«uomo in
generale»: infatti i rapporti sociali sono espressi da diversi gruppi di
uomini che si presuppongono, la cui unità è dialettica, non formale. L'uomo è
aristocratico in quanto è servo della gleba ecc. (cfr. Plekhanov in opuscolo su
libertari se fissa questo carattere dialettico). Si può anche dire che la natura dell'uomo è la «storia» (e in
questo senso, posta storia=spirito, che la natura dell'uomo è lo spirito) se appunto si dà a storia il significato di
«divenire», in una «concordia discors» che non parte dall'unità, ma ha in
sé le ragioni di una unità possibile: perciò la «natura umana» non può
ritrovarsi in nessun uomo particolare ma in tutta la storia del genere umano (e
il fatto che si adoperi la parola «genere», di carattere naturalistico, ha il
suo significato) mentre in ogni singolo si trovano caratteri messi in rilievo
dalla contraddizione con quelli di altri. Le concezioni di «spirito» delle
filosofie tradizionali, come quella di «natura umana» trovata nella biologia,
dovrebbero spiegarsi come «utopie scientifiche» che sostituirono la maggior
utopia della «natura umana» cercata in Dio (e gli uomini - figli di Dio) e
servono a indicare il travaglio continuo della storia, un'aspirazione razionale
o sentimentale ecc. È vero che tanto le religioni che affermano l'uguaglianza
degli uomini come figli di Dio o le filosofie che affermano la loro uguaglianza
come partecipanti della facoltà di ragionare sono state espressioni di
complessi movimenti rivoluzionari (la trasformazione del mondo classico - la
trasformazione del mondo medioevale) che hanno posto gli anelli più potenti
dello sviluppo storico.
Che la dialettica hegeliana sia stata un
riflesso di questi grandi nodi storici e che la dialettica, da espressione
delle contraddizioni sociali debba diventare, con la sparizione di queste
contraddizioni, una pura dialettica concettuale, sarebbe alla base delle ultime
filosofie a base utopistica come quella del Croce. Nella storia l'«uguaglianza»
reale, cioè il grado di «spiritualità» raggiunto dal processo storico della
«natura umana», si identifica nel sistema di associazioni «private e
pubbliche», esplicite ed implicite, che si annodano nello «Stato» e nel sistema
mondiale politico: si tratta di «uguaglianze» sentite come tali fra i membri di
una associazione e di «diseguaglianze» sentite tra le diverse associazioni,
uguaglianze e disuguaglianze che valgono in quanto se ne abbia coscienza
individualmente e come gruppo. Si giunge così anche all'eguaglianza o equazione
tra «filosofia e politica», tra pensiero e azione, cioè ad una filosofia della
praxis. Tutto è politica, anche la filosofia o le filosofie (confronta note sul
carattere delle ideologie) e la sola «filosofia» è la storia in atto, cioè è la
vita stessa. In questo senso si può interpretare la tesi del proletariato
tedesco erede della filosofia classica tedesca - e si può affermare che la
teorizzazione e la realizzazione dell'egemonia fatta da Ilici [Lenin] è stata
un grande avvenimento «metafisico».
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