MYANMAR
NUOVI ATTACCHI CONTRO I MUSULMANI
foto di Soe Than Win /AFP |
I 9000 senza casa stanno adesso nel campo di calcio o in campi di fortuna.
Reuter |
Le forze di polizia sono state a guardare e solo qualche giorno dopo il governo ha dichiarato lo stato d'emergenza e ha fatto affluire nuove forze. Nel frattempo altri attacchi si sono sviluppati a Yamethin, un villaggio a 55 km da Meikhtila.
C'era già stato un fenomeno simile e ancora più grave nel settembre 2012 contro i Rohingya, popolazione musulmana residente nello stato Arakan [vedi il post http://claudiocanal.blogspot.it/2012/10/musulmani-di-birmania-articolo.html ] Quella era un'area di confine, mentre qui siamo nel centro della Birmania.
E' facile pensare che si tratti di ataviche rivalità fra "etnie" ora in esplosione dato il modesto processo di democratizzazione. Così interpretano infatti i media internazionali. Si tratta invece di una intenzionale costruzione di cui gli elementi principali sono: 1. il programma di "birmanizzazione" perseguito dal potere centrale, dalla giunta militare come dal nuovo potere, in un paese caratterizzato da profonde diversità culturali, storiche e religiose; 2. una campagna di "nazificazione" condotta da monaci buddisti estremisti, in particolare da Wirathu [Ma-Soe Yein] di un monastero di Mandalay. La sua "campagna 969" è mirata alla cacciata dei musulmani dal paese, giocando su una numerologia "buddista" [i Tre Gioielli: 9 Buddha, 6 Dhamma, 9 Shanga]. Anni fa era già stato arrestato per la virulenta campagna antislamica.
Per un
inquadramento sulla questione delle nazionalità in Birmania, vedi il post del
settembre 2009, intitolato SOGNI E INCUBI. Nazione, Nazionalità e guerra in
Birmania; http://claudiocanal.blogspot.it/2009/09/birmaniamyanmar.html
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