Passa ai contenuti principali
MUSICA BIZANTINA

 Per il progetto  Meltin' Choir di CantAbile www.cantabile.it] ho tenuto un seminario sulla Musica dei Balcani.
Una presentazione che si è proposta come sguardo critico sulla cosiddetta musica balcanica, sul nostro modo di (non) confrontarci con quell'area, sulla superficialità delle nostre classificazioni. Man mano proverò a rendere conto dei materiali che ho in quell'occasione proposto.
vedi post  Ljubica Marić, 31 gennaio 2011

Quella che segue e' una traccia di temi e di risorse.
Di solito si intende con MUSICA BIZANTINA la musica della liturgia dell’Impero Romano d’Oriente, dal IV secolo d.C. fino alla conquista del centro politico e culturale –Costantinopoli/Bizanzio-  da parte degli Ottomani nel 1453.  Nella categoria Musica Bizantina viene anche inclusa la tradizione liturgico-musicale delle chiese cristiano ortodosse che ad essa si ispirano, dunque un vastissimo repertorio che, originariamente in lingua greca, poi nelle lingue nazionali, si è diffuso nei Balcani, in Russia, e nel bacino mediterraneo, Italia compresa [liturgie greco-albanesi].

Questo pluralismo linguistico, in contrasto con l’unicità del latino conservata dalla Chiesa di Roma, ha dato il via ad una grande varietà di adattamenti e trasformazioni locali per cui risulta problematico il rapporto fra l’attuale canto liturgico praticato dalle chiese orientali e gli antichi manoscritti liturgici. La stessa valutazione vale per l’influenza che la musica araba e turca hanno esercitato sul canto liturgico bizantino, variandone i caratteri originali, integrando modalità e stilemi tutt’ora in uso.
La notazione stessa, come per quella della liturgia romana, presenta i soliti problemi interpretativi dal momento che la più antica, detta ecfonetica (declamatoria), in uso tra l’VIII e il XIII secolo, risulta essere una semplice traccia mnemonica per i cantori e gli officianti. Quella più recente, tra il XIII e il XV secolo, detta melodica, contiene invece segni e simboli che ne consentono una trascrizione abbastanza precisa.
Sulla ricostruzione e trascrizione dei manoscritti bizantini è disponibile in rete uno studio molto interessante, in italiano, di Annalisa Doneda, docente alla Facoltà di Musicologia dell’Università di Padova,  I manoscritti liturgico-musicali bizantini: tipologie e organizzazione,
Codex A.a.5
Badia di Grottaferrata
1101 d.C.
[vedi anche: Sandra Martani, "Musica, teologia e liturgia. Sulle tracce di un'interpretazione della notazione ecfonetica bizantina." in Rivista internazionale di musica sacra, 20/2 (1999), 9-47,]

Stante la teologia che sottende la pratica e la composizione musicale bizantina – gli inni sono i cantici del cielo che, trasmessi dagli angeli, sono arrivati  alla mente dell’innografo, che non deve fare altro che trascriverli – le composizioni liturgiche tendono ad essere strutturalmente rigide e quando cambiano lo fanno secondo il principio che in Occidente sarà conosciuto come quello della variazione.
Come dice il titolo, una sintetica guida: Stanley J. Takis, Beginning to Learn the Byzantine Musical System Using Western Notation and Theory
Sempre in forma introduttiva, partendo da esempi sul pentagramma: The Mnemonic Verses . A Quick and Easy Guide to the Byzantine Tones di J. Suchy-Pilalis, in www.newbyz.org/ModeMnemonics3.pdf
mentre qui:     www.newbyz.org/psalmodia.pdf    una guida completa,  sempre in inglese: Reading Psalmodia. An introduction to modern Byzantine Notation, di David J. Melling.
Una raccolta liturgica molto ampia, con testo greco e inglese e tutte le trascrizioni necessarie in notazione occidentale in:
Al sito madre http://newbyz.org/ è possibile avere una vastissima scelta di testi liturgici in notazione occidentale, testo greco e inglese e in audio.
Una corrente musicologica ha cercato di far risalire il repertorio bizantino e le sue forme a quello della grecità classica. Questa interpretazione è stata però rifiutata dalla maggior parte degli studiosi, tra cui  Egon Wellesz. Il suo A History of Byzantine Music and Hymnography,  Oxford, 1961, costituisce ancora il caposaldo delle ricerche sul tema 
[lo si può leggere in: 
http://byzantineee.blogspot.com/2010/11/history-of-byzantine-music-and.html  oppure     http://www.scribd.com/doc/9629654/A-History-of-Byzantine-Music-and-Hymnography  [E' stato riedito a Frascati, 2005, con CD, il “vecchio”, ma importante, studio di Lorenzo Tardo, L’antica melurgia bizantina, Bocca, 1938]
Moderna rappresentazione di Kassia
Elena Kisterova, 1999



Dal mondo bizantino ci proviene la prima musica conosciuta scritta da una donna,  Kassia o anche Kassiane, Kassiani, Casia, Ikasia, Cassia, Cassiane, Kassiana, Eikasia, vissuta tra l’810 e l’ 865.  
Su di lei vedi in Libri - Google, con 4 pagine non disponibili,    Lynda Garland (ed) Byzantine Women: Varieties of Experience 800-1200:  Anna M. Silvas, “Kassia the Nun”, Ashgate, 2006.  
Quello che si puo' ascoltare qui è la prima parte del Troparion di cui sotto è dato testo originale e traduzione inglese.

Kyrie, i en poles amarties
peripesousa ghini,
tin syn esthomeni theotita, myrophorou
analavoussa taksin, odhyromeni,
mira si pro tou entaphiasmou komizi.
Imi! leghousa, oti nyx mi iparchi,
istros akolasias,
zophodhis te ke aselinos,
eross tis amartias.
Dhekse mou tas pighas ton dhakryon,
o nepheles dhieksaghon tis thalassis to hydhor.
Kamphthiti mi pros tous stenaghmous
tis kardhias,
o klinas tous ouranous, ti aphato sou kenosi.
Kataphiliso tous achrandous sou podhas,
aposmikso toutous dhe pallin,
tis tis kephalis mou vostrichis;
on en to paradhiso Eva to dhilinon,
kroton tiss osin ichithisa, to phovo ekrivi.
Amartion mou ta plithi,
ke krimaton sou avisous,
tis eksichniasi psychososta Sotir mou?
Mi me tin sin dhoulin paridhis,
o ametriton echon to eleos.
Sensing your divinity Lord,
a woman of many sins,
takes it upon herself
to become a myrrh bearer
and in deep mourning
brings before you fragrant oil
in anticipation of your burial; crying:
"Woe to me! What night falls on me,
what dark and moonless madness
of wild-desire, this lust for sin.
Take my spring of tears
You who draw water from the clouds,
bend to me, to the sighing of my heart,
You who bend the heavens
in your secret incarnation,
I will wash your immaculate feet with kisses
and wipe them dry with the locks of my hair;
those very feet whose sound Eve heard
at the dusk in Paradise and hid herself in terror.
Who shall count the multitude of my sins
or the depth of your judgment,
Saviour of my soul?
Do not ignore your handmaiden, You whose mercy is endless".
Si può ben dire che Kassia  sia la Hildegard von Bingen dell'Est [ per Hildegard vedi il post omonimo del 22 giugno 2010].
Vedi anche http://www.hellenicnest.com/dianeII.html con il contributo di Diane Touliatos-Miles che su Kassia ha molto lavorato. 


Seguono una serie di links sia di approfondimento sia di ascolto:
Sito di grande ampiezza, in inglese, con moltissimi materiali di spiegazione/documentazione, di spartiti, di ascolti audio.  


Centro di studi bizantini di Jaşi [Romania] CSBI –  www.csbi.ro 
Importante perché consente di scaricare previa semplice registrazione- gli studi che compaiono sull’annuario Acta Musicae Byzantinae.
Vedi ad esempio:  Hieromonk Ephraim: A Comparison of the Quantitative, Qualitative, and Spiritual Differences Between Byzantine and Western Music , in Acta Musicae Byzantinae VIII
Molto interessante il breve esempio di trascrizione moderna da un manoscritto in notazione melodica, in www.csbi.ro/img/fotizuP2.pdf 
  
Anche questo, in inglese, con moltissimo materiale audio scaricabile, non sempre agevolmente.

Byzantine Chant Studies Page  
a cura di Daniel Johnson   www.theologian.org/chant
Introduttivo, con molti testi trascritti in notazione moderna, files audio e molti links.
Sul medesimo sito www.theologian.org/choir.html  molte trascrizioni in notazione occidentale, armonizzazioni a quattro voci e audio corrispondente.


In www.sv-luka.org/pevnica/index1.htm  spartiti e audio di musica liturgica serba, anche nella forma elaborata dal musicista Stevan Stojanović Mokranjac, 1856-1914, il più significativo compositore serbo di musica religiosa e non solo.

Qui: www1.cpdl.org/wiki/images/sheet/mok-tebe.pdf lo spartito completo di Tebe Poem di  Mokranjac.

Altri canti della tradizione liturgica serba possono essere ascoltati in : http://digilander.libero.it/ortodossia/Cantoserbo.htm  [l’intestazione del sito contiene un “lamento rituale” sulle sofferenze del popolo serbo e dei suoi santi che meriterebbe una attenta analisi culturale e politica] elaborati da musicisti accademici come Kosta Manojlovic (1890-1949), Kornelije Stankovic (1831-1865), Vladimir Milosavljevic (1951) e altri, oltre lo stesso Mokraniac.

Una vastissima scelta di spartiti di musica religiosa di autori serbi con possibilità di download e, in qualche caso, di audio in

Una sintesi si trova nel capitolo di Alexander Lingas, Musica e liturgia nelle tradizioni ortodosse, nel primo volume della Enciclopedia della Musica, edita da Einaudi, 2004.
http://www.beic.it/:  Elenco ragionato di risorse bibliografiche per la bizantinistica in generale. Si può scaricare in pdf, più facilmente digitando beic e bizantinistica sul motore Google

Commenti

Post popolari in questo blog

Restiamo umani n. 11

  RESTIAMO UMANI   N. 11                                                 Gaza, prima     Se affermi che a Gaza si sta compiendo un genocidio, gli Altri ti dicono che sei un antisemita. Se affermi che a Gaza non si sta compiendo un genocidio, gli altri Altri ti dicono che sei un fottuto sionista complice. Genocidio vocabolo di distrazione di massa. Io dico che a Gaza è in atto un massacro, un annientamento, uno sterminio. Può bastare? Ridico che il 7 ottobre è stato un pogrom con i fiocchi, dove i fiocchi sono stati i nepalesi, thailandesi, filippini, palestinesi israeliani,   assassinati o presi in ostaggio. Il resto sono 379 militari israeliani uccisi, in questo caso si chiamerebbe Operazione Militare , se non ci fossero 797 civili uccisi   -tra cui bambini e donne stuprate- e 251 persone rapite, si chiama Pogrom e no...

NETANYAHU E SABBATAI ZEVI

  Goya, Bobalicon NETANYAHU E SABBATAI ZEVI Siamo impotenti contro Netanyahu –Mileikowsky nome originale- e la sua gang di banditi al governo. Fanno quello che vogliono. Noi ci mettiamo a polemizzare se sia meglio usare il termine genocidio oppure gridare allo sterminio o all’annientamento o all’ecatombe.   Loro non hanno questi problemi linguistici. Hanno problemi logistici, come spedire droni a bombardare le tende, l’esercito a spianare Gaza con i bulldozer, i piloti a centrare medici, giornalisti e affamati, i coloni a condurre la guerra parallela per la terra in Cisgiordania, subdominio poco per volta gazificato.  Netanyahu & C. non hanno nessuna vergogna. Bombardare come si deve. Come fosse un rituale da portare a termine. Se ne fanno un vanto. I soldati cliccano ì selfies di fronte alle loro distruzioni e ridono a crepapelle. Gaza diventa la “Riviera Gaza” per ospitare il palazzinaro Trump che va matto per gli affari immobiliari, e i gazawi deportati in Sud Su...

IL CONCERTO ANGELICO

IL CONCERTO ANGELICO LA MUSICA PARADISIACA NELLA PITTURA MONREGALESE DEL QUATTROCENTO All’epoca, quali risonanze procurava nell’animo dei fedeli il concerto angelico dipinto nella cappella di San Bernardo a Castelletto Stura [Cuneo] ?         Risposta inarrivabile, naturalmente. Fuori delle possibilità di una concreta indagine storica. La domanda, tuttavia, potrebbe forse proficuamente orientare il nostro sguardo, se mantenuta come orizzonte interpretativo.         I fedeli hanno di fronte un Paradiso festoso concentrato sulla operante Trinità e su una Vergine incoronata Regina del cielo . Già questa centralità di Maria è debito alla fantasia spirituale e teologica, dal momento che i riferimenti neotestamentari sono scarsi e quelli per l’ Assunzione e l’ Incoronazione nulli. Il silenzio dei testi ha ispirato fin dai primi secoli le più diverse ipotesi speculative. Un complesso lavoro di allegorizzazione di figu...