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ESTONIA
Benvenuta a bordo del Titanic!  si potrebbe dire al 17° Stato  entrato nella zona euro. Non so dire se è un vantaggio per qualcuno. E' certo che in questo modo l'Estonia esce dall'epoca post-sovietica. Una nazione affascinante, non solo per i paesaggi. Una e-society in cui non a caso è stata inventata e lanciata da Ahti Heinla, Priit Kasesalu e Jaan Tallin SKYPE. In Italia avremmo, per quanto riguarda l'uso della rete, moltissime cose da imparare.
Tallin, a mezzanotte
Che io sappia, per  la letteratura estone, disponiano di poche traduzioni:
Friebert Tuglas [1886-1971], Ultimo addio, Jaka Book, 1983, un romanzo breve e due racconti,  Jaan Kross [1920-2007], Il pazzo dello zar, Garzanti, 1997, Emil Tode [1962], Terra di confine, Iperborea, 1996. La benemerita rivista In forma di parole http://www.informadiparole.it/, cliccare su lingua estone] presenta ampi estratti e commenti al poema epico estone Kalevipoeg.
In http://elm.estinst.ee/ l'Estonian literary magazine aggiorna sulle novità e sulle rivisitazioni della letteratura estone.
"periferia" di  Kuressaare

Dopo un soggiorno in Estonia e particolarmente  nell'isola baltica di Saaremaa, di cui Kuressaare è il capoluogo, quattro anni fa avevo scritto  per Il Manifesto il seguente breve pezzo:

A est dell'Estonia ti imbatti nel Lago Peipus che mi sembrava comico fin da piccolo.
Ad ovest nel Mar Baltico e in 1500 tra isole e isolette.
Saaremaa e´ una di queste, la piu´grande. Un´isola di penisole. Un traghetto e una lingua di terra per raggiungerla. Nel mare ci sta carica di alberi, di vento e di sole, che in questa stagione l'ha vinta sull'oscurita' della notte.
"L'incrocio dei venti fu una forza severa" (Gustavo Suits, 1883-1956). Lo posso testimoniare: severa, ma non ostile. Perché il Baltico non si dimentica di essere un mediterraneo dove, come qui, i fiori danno il loro meglio e si sbizzarriscono in feste di colori, di forme, di odori. Ne è portavoce la musica densa di Ester Mägi, estone come il piu´noto Arvo Pärt, ma meno intruppata nella sua ossessione pseudomistica, in un paese in cui cantare canzoni  è piacere nazionale ed emblema patriottico.
Se Tallin, la capitale dell'Estonia, è un miracolo di intelligenza architettonica e di stupore estetico, Saaremaa ne è il contrappunto: isola di foreste e di perfette architetture contadine, mezzo capanne e mezzo residenze patrizie.
Se l'epica leggendaria di Tallin e´rappresentata dall'eroe Kalevipoeg, quella dell´isola da Suur Töll che non combatte nemici, ma demoni.
Contrappunto, non fuga.
La vocalissima lingua estone non contiene il futuro. Sarà per questo che gli estoni di Tallin e di Saaremaa si curano così a fondo del presente, per nulla dominati dalla modernità costi-quel-che-costi.
Così succede che puoi arrivare con nordica regolarità a propaggini estreme dell'isola su un climatizzato bus pubblico, ma su polverose strade sterrate, tra foreste che incalzano coste chilometriche, a tu per tu con vacche che, credendosi in India, si stravaccano agli incroci e con coppie di cerbiatti che pascolano indifferenti.
Residue torri di avvistamento sulle scogliere testimoniano con la loro imponenza di una guerra, fredda non solo per la latitudine, quando in epoca sovietica i binoccoli si estenuavano nell´attesa del nemico ed oggi, in concorrenza con fari marini, scrutano serenamente il mare verde e le diverse specie di uccelli migranti.
Isola strategica, dunque isola di guerra. Attrazione e repulsione dei nativi per russi, tedeschi, danesi, svedesi... che hanno lasciato il segno: armi e croci. Un cristianesimo cruento fatto digerire ottocento anni fa a fil di spada. Come l´integro e ducentesco "castello del Vescovo" che domina Kuressaare, il capoluogo, al momento austera sede di uno sfavillante...festival della samba.
Sogni portati dal vento.
"E´necessaria l'esistenza di un sognatore perche´vi sia un sogno?" (Friedebert Tuglas).

Tallin postmoderna


Sono rimasto soprattutto affascinato dal tessuto musicale che interseca la cultura estone. Qui suggerisco un micro itinerarioal femminile:
Ester Mägi [1922], già nominata, la "capostipite". Molti ascolti su questo provvidenziale sito: http://www.estmusic.com/index.php?0132203344 ,
Helin-Mari Arder, jazz singer:


La questione del rapporto con la consistente minoranza di lingua russa non è stato ancora risolto. Nel 2007, al momento della  decisione governativa di abbattere la statua in memoria dei soldati sovietici morti combattendo contro i nazisti, si era avuta  una rivolta urbana, parzialmente documentata in http://www.disclose.tv/action/viewvideo/7171/Russian_occupants_in_Tallinn__Estonia_2007/.
L'intrico di simboli storici, memorie contrapposte, lingue in contatto e in contrasto, sono un terreno di confronto che non si risolverà tanto facilmente.

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