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GUERRA MASCHILE
l’eliminazione casalinga delle donne

i gesti di libertà delle donne disorientano i maschi
alcuni si vendicano
è la “guerra maschile” che attraversa l’Italia e il mondo, lasciandone molte sul terreno
la cronaca ci dice che la guerra non ha soste


Recitano i quotidiani in cronaca:
Dramma della gelosia
 Tragedia familiare
 Folle gesto
 Raptus
 Ha perso il controllo
 Maltrattamenti in famiglia
 Delitto passionale / Movente passionale
 Conflitti coniugali
Dramma familiare
Accecato dalla gelosia
 Momento di rabbia
Aumenta la violenza domestica
Depresso fa strage in famiglia
  Non sopportava la separazione
Aveva perso il lavoro
 Uccidono perché amano troppo
 Dramma a sfondo sentimentale
 Raptus di gelosia
Uno spettacolo teatrale che documenta e cerca di interpretare questa fase critica del patriarcato [mai nominato] e la sua fine. 
Una documentazione puntigliosa, di cui puoi vedere qui un estratto:
http://www.scribd.com/search?query=guerra+maschile

Il patriarcato è finito e non potendosi più incarnare nelle istituzioni, nel diritto, nelle leggi, nell’ideologia, si chiude in casa: il posto più sicuro per il maschio,  il contrario per la donna. Non essendo più autorevole e riconosciuto, il potere maschile diventa ancora più pericoloso perché caotico, indisciplinato, sfrenato, lasciato all’iniziativa privata dei singoli, perciò sanguinario ed efferato.


E’ possibile ri-generare il genere maschile? Renderlo un genere di prima necessità, indispensabile ma non dannoso, fruibile e non pericoloso? E’ possibile considerare il patriarcato interiore che ci abita una fase transitoria nella storia dell’umanità? Oppure dobbiamo accettare questa merda psichica come incancellabile ed eterna?
Ci è chiaro che non è attraverso un di più di amore per le donne che qualcosa cambierà? “I peggiori tiranni –diceva Spinoza- sono quelli che sanno farsi amare”. L’amore è anzi l’oppio delle donne, con quello noi maschi otteniamo gratis il lavoro domestico e l’appagamento emotivo, se non quello sessuale. Non è amandole di più – gli uomini e le donne si innamoreranno sempre reciprocamente, suppongo - ma riconoscendo la loro diversità e quindi anche la nostra diversità, la nostra reale, effettiva consistenza di esseri umani maschili. Siamo capaci di convivere con la differenza, senza impazzire, senza de-generare?








Non c’è nessuna grande o gloriosa o sanguinaria o impossibile rivoluzione da intraprendere. Basta un gesto mentale non provvisorio. Definitivo. Che riconosca la biodiversità umana Noi maschi, non solo le donne, possiamo essere meno infelici se il mondo diventa meno maschio, meno ossessionato dai generi e più generoso.

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