GUERRA 4
Domande, convinzioni, dubbi
L’aggressore è l’aggressore,
l’aggredito è l’aggredito.
In Ucraina come in Palestina [da 55
anni], come in Yemen, nel Sahara Occ., nel Tigrai ecc.
Per quanti errori abbia fatto
l’aggredito nel passato e nel presente [e probabilmente nel futuro] resta
l’aggredito.
Parlare da sotto un
bombardamento è diverso che parlare da sopra che, a sua volta, è diverso
dal parlarne davanti ad uno schermo. Me lo devo ripetere con più convinzione.
Una scienza sul come terminare una
guerra detta anche operazione militare speciale mi pare che non sia
stata ancora elaborata. Anche i super intelligenti algoritmi non hanno niente
da dire. Big Data, Machine Learning, Deep Learning. Muti. Restano vecchi
arnesi: bandiera bianca, si salvi chi può, soluzione finale, insurrezione. Oppure
le vetuste trattative, gli obsoleti negoziati, i calumet fumati assieme.
Non è molto. Non vedo tanto altro.
A proposito: perché Salvini,
Berlusconi, Bolsonaro, Trump…non vanno tutti assieme a Mosca nella dacia di
Putin a scambiarsi barzellette e doni e a discutere dell’operazione militare speciale
convincendolo ad abbassare i toni e rassicurandolo che è un bell’uomo, cintura
nera, gran cacciatore, che passerà alla storia?
Ero contento quando 8 anni fa l’Italia mandava armi [fondi di magazzino]
alle YPJ [Unità di Protezione delle Donne] e ad altre formazioni kurde che
combattevano contro l’ISIS e contro Erdogan ed erano sostenute, per un po’, dai
bombardamenti aerei USA. Perché nicchio sulla fornitura di armi agli ucraini?
Gli Stinger non sono equiparabili a fucili con scarse munizioni, lo so. E' questa la differenza? Nicchio e rinicchio.
Patria o Muerte! Fidel Castro. Tutti eroi! O il Piave
o tutti accoppati! Stava scritto sulla casa diroccata. Non mi sono mai piaciute. La bella guerra. Gli
eroi, i martiri, i monumenti ai caduti. Il Milite Ignoto. Posso andarglielo a dire agli ucraini
in strada col mitra in spalla?
Che fanno gli oligarchi? Che fanno? Ci aspettiamo una rivolta da lor signori? Va’ a sapere.
Che fanno gli oligarchi? Quelli da questa parte. Jeff Bezos, Mark
Zuckerberg…? Fanno soldi, normalmente non pagano tasse, ci seducono con i loro bei gioielli. Non hanno bisogno dei carri armati.
Se qualcuno vuole denazificare [giustissimo] qualcun altro:
1. non dovrebbe farlo con metodi nazisti
2. prima denazifica se stesso, intendo una buona parte dei suoi adepti armati, di armi e di immaginario.
C’è una ragione perché gli storici accademici, i cattedratici su facebook ecc.
non nominano mai Nestor Makhno e i suoi contadini anarco-comunisti? C’entrava
molto l’Ucraina. Fa ancora paura?
C’è una ragione perché gli storici… …la Cecenia, Grozny, Anna Politkovskaja?
Da anni, mi ripeto, Aleksandr Dugin spiega perché l’Ucraina non è l’Ucraina,
ma è Russia. Nessuno ci ha creduto oppure, più attendibile, pochissimi l’hanno
letto.
Chi si incarica di andare a spiegare al patriarca Kirill che il patriarcato,
quell’altro, è abbastanza in crisi dovunque? Qualche devoto lobbysta gay se la sente?
Mi pare di ricordare, trent’anni fa, un articolo di Giulio Andreotti, noto
comunistone. Diceva che dopo lo scioglimento del Patto di Varsavia toccava
alla NATO sciogliersi. E la sapeva lunga sulla NATO. Forse vaneggio. Era una
bella idea comunque, toppo presto accantonata.
Non c’è, sia chiaro, la dittatura sanitaria nella Federazione Russa. No.
Mikhail Shishkin è uno scrittore russo che ha vinto tutti i premi
letterari importanti della Federazione Russa. Il che di per sé potrebbe anche
non essere un pregio. Ho letto La presa di Izmail, libro fragoroso. In Italia tradotto dalla meritoria casa editrice Voland che [lo dico per tranquillizzare la
rettora/rettrice dell’Università Bicocca di Milano] pubblica anche libri
ucraini.
Mi è piaciuta la sua dichiarazione contro la operazione militare
speciale pubblicata da The
Guardian
L’unica cosa che mi sento di fare è appoggiare le iniziative russe
contro la guerra, ad esempio questa, tra le tante: resistenza femminista contro
la guerra
Bisogna lavorare di traduttore automatico.
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