Premessa: ho conosciuto Enzo Bianchi prima di Bose. Ho frequentato poi Bose nei
primi anni. Ammirato dall'intuizione e dalla pratica. Diversi libri delle
edizioni Qiqajon sono stati per me un buon nutrimento. Ho cominciato a provare
a poco a poco fastidio per un cristianesimo, secondo me, troppo
"estetizzante" e poi sono stato disturbato dalla frenesia da star di
Bianchi equiparabile a quella di Recalcati.
Esposti alcuni dei miei limiti, ne
aggiungo un altro: non ho capito quale sia la vera ragione del contendere.
Tutte le parti in causa usano un linguaggio felpato, curiale, che stende un
velo narcotico su quelli che sono, se ci sono, i capi d'accusa. Violazioni,
peccati, reati? Non si possono dire? Si possono, ma è meglio non dirli? Né
inquisitori né inquisiti ne fanno cenno o sono io che continuo a non capire?
Aiuto!
Salmo 113: e tirò fuori i poveri dal merdaio.
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