ORGANISSIMO
passeggiata tra organi e navate
Chiesa
Sant’Andrea
L’organo
è una macchina sonora versatile. Destinato all’azione liturgica è tuttavia in
grado di svolgere anche altre inedite missioni musicali
Gazzetta Piemontese, 10 maggio 1844, n. 106
In
entrata:
Video
Veni Creator Spiritus inizio
dell’Ottava Sinfonia di Gustav Mahler [1860 Kaliště – 1911 Vienna] diretta da
Gustavo Dudamel con l’orchestra di Bogotà
Fratellanza
tra organo, percussioni, voce :
-improvvisazione
sul Veni Creator Spiritus, organo/percussioni
-
lettura: Czesław Miłosz [1911
Šeteniai-2004 Cracovia], Nobel per la poesia
Vieni,
Spirito Santo,
curvando
(oppure non curvando) l’erba,
apparendo
(oppure no) sul capo come lingua di fuoco,
al
tempo delle fienagioni, o quando il trattore esce per la prima aratura
nella
valle dei boschetti di noci o quando la neve seppellisce gli
abeti
storpi nella Sierra Nevada.
Sono
soltanto un uomo, ho dunque bisogno di visibili segni,
il
costruire scale di astrazioni mi stanca presto.
Ho
pregato spesso (Tu lo sai) perché la statua in chiesa
sollevasse
per me la mano, una volta, un’unica volta.
Ma
lo capisco, i segni possono essere solamente umani.
Desta
dunque un uomo, in un posto qualunque della terra,
(non
me: perché ho comunque il senso della decenza)
-
Johann Sebastian Bach Komm Gott Schöpfer, heiliger Geist / Vieni
Dio Creatore, Spirito Santo BWV 631
Un
micro corale per organo – 8 battute! -
testo di Martin Lutero tradotto dall’inno gregoriano Veni Creator Spiritus. Una danza
trinitaria più che sottintesa. Il pedale in controtempo, soluzione per i tempi
molto ardita.
-
Astor Piazzolla [1921 Mar del Plata-1992
Buenos Aires], La muerte dell’Angel
su cui recitazione di Mi Vida di Alejandra
Pizarnik [1936 Buenos Aires-1972 Buenos Aires]
Vida,
mi vida, déjate caer, déjate doler, mi
vida, déjate enlazar de fuego, de silencio ingenuo, de piedras verdes en la
casa de la noche, déjate caer y doler, mi vida.
Vita,
vita mia, lasciati cadere, lasciati dolere, mia vita, lasciati cingere di
fuoco, di silenzio ingenuo, di pietra verde nella casa della notte, lasciati
cadere e dolere, mia vita.
Video
Veni Creator di
Niccolò Jommelli [1714 Aversa – 1774 Napoli] registrazione dal vivo, Anna Maria
Schiavo, soprano, Riccardo Muti direttore, s.Carlo di Napoli.
Percussioni,
recitazione: Luca Santavicca
Organo:
Claudio Canal
Chiesa
confraternita di san Bartolomeo
Organo
Calandra
Famiglia
di organari originari di Caraglio, ma da inizio 1700 residenti a Torino.
Giuseppe, in particolare, sarà organaro di corte oltre che costruttore cembali.
Fratellanza
fra organo, violoncello, voce, danza:
Organo:
Arvo Pärt (1935), Pari Intervallo in memoria di un amico
[1976].
Come
le altre composizioni del musicista estone anche in questa il movimento delle
parti è costruito sull’immobilità dei rapporti fra le note. La trasparenza del
suono dell’organo Calandra rende bene quest’idea musicale.
Su
questo nucleo si sviluppa una rielaborazione in forma di articolata improvvisazione
da parte del violoncello e della voce che, ad un certo punto, si accompagna con
la gestualità della danza.
Violoncello
e voce: Simona Colonna
Danza:
Silvia Agostina Genta
Organo:
Claudio Canal
Chiesa
Madonna del Castello
In assenza
di un organo, una tastiera con registro organistico ne fa le veci.
Miserere di me, su testo di Alda Merini [1931-2009], tratto da Magnificat. Un incontro con Maria, 2002. Musica di Claudio Canal.
Io
sono la donna di Dio,
Colui
che ha baciato le carni
della mia stoltezza
col
fuoco del Suo Amore
e
le ha rese incandescenti.
Io
sono l’Amante di Dio,
colei
che Lo ama
e
che in Lui trasmigra
come
una foglia.
Miserere
di me,
che
sono caduta a terra
come
una pietra di sogno.
Miserere
di me, Signore,
che
sono un grumo di lacrime.
Miserere
di me,
che
sono la tua pietà.
Mio
figlio,
grande
quanto il cielo.
Mio
figlio,
che
dorme sulle mie gambe.
Mio
figlio,
che
non è più vivo.
Miserere
di me,
o
universo,
egli
era la punta di uno spillo
l’ago
supremo della mia paura.
Miserere
di me
che
sono morta con lui.
Miserere
della mia grandezza,
miserere
della mia stanchezza,
miserere
della misericordia di Dio.
Voce:
Simona Colonna
Tastiera:
Claudio Canal
Cappella
sant’Eusebio
Un video
scorre prima e dopo la performance con la riproduzione delle Madonne Nere in
Italia, Europa ecc.
Coro bequadro
Vision du Golgotha, canto della tradizione valdese, raccolto da
Federico Ghisi a Rodoretto in Val Germanasca.
Con Video.
Piur dla Madona, un dramma liturgico popolare, raccolto da
Michele Lessona, Val Chisone. Con Video.
Sü cantuma, cantata operaia di inizio secolo,
Torino.
Coro: Rosita
Di Peri, Paola Gera, Vesna Scepanovic, Laura Ferrero, Silvia A. Genta, Dodi
Antonellini, Pina Santangelo, Carla Ferrara, Federico Poole, Giorgio Finello,
Alberto Ramotti, Carlo Tagliacozzo [viola da gamba], Claudio Canal [direttore]
Vision du Golgotha
Commen,
comment peut-on dormir
Sachant
qu’il faut
Qu’il
faut mourir?
Préparons
nous car il est temps,
ne
savons l’heure,
ni
le moment.
Là-haut,
là-haut,
dans
ce grand bois,
au
milieu il y a une croix,
et
par dessou il y a écrit
la
passion de Jésus Christ
‘L piur dla Madona
O
Maria del bun- Gesù
Je
san Pé che vi dumanda
Perché
vui na piuri tan
Mi
l’an piuru del mio figliuolo
Ch’a lu men-u a tradiment
S’a l’an pialu l’an lialu
L’an
menalu a l’erbu d’la crus
S’a
l’an bȕtaje tre chiodi
E
tre chiodi l’an bin bȕtà
E
la testa j’an curunà
D’ȕn-a
curun-a de spin-e bianche
Ch’a
jan bȕtaje sla frunt
O
Gesù Crist preghé per nui
O
Maria del buon Gesù
C’è
san Pietro che vi domanda
Perché
voi piangete tanto
Io
piango del mio figliuolo
Che
lo portano a tradimento
L’hanno
preso l’hanno legato
L’hanno
portato all’albero della croce
Gli
hanno messo tre chiodi
E
tre chiodi gli hanno ben messo
E
gli hanno coronato la testa
Di
una corona di spine bianche
Che
gli hanno messo sulla fronte
O
Gesù Cristo pregate per noi
Sü cantuma, Sü cantuma
Cosa
vole mai canté
Sü
cantuma l’alegria
Cosa
vole mai canté
La
vita nostra descrivuma
descrivuma
la fulia
d’la
giurnà ‘d l’uvrié
e
i sagrin e le speranse
le
turtüre del travaj [ 2 volte]
o
descrivumie tüte quante
le
miserie e i nostri guai
Oh
capital
ma
la vita, ma la vita l'è tantu bela
pr
ji sgnur
ca
vriju, ca vuriju mai cambiela
disu
lur
ma
la vita, ma la vita l'è tantu bela
pr
ji sgnur
si
l'è bela, si l'è bela mac pr lur
pr
ji sgnur
Furgiairun
tira la forgia
ciavatin
tira la trà [2vv]
e
‘l sartur b’sogna ca porta
pr
mangé
la
sua müda al Munt d'Pietà
sun
disperà
Ma
la vita, ma la vita l'è tantu bela,..
Oh
paisan che la campagna
it
travaje tüt ‘l di [2vv]
‘l
sul at brüsa e l'acqua at bagna
e
d'pulenta it ses nütri
o
fate ardi
Ma
la vita, ma la vita l'è tantu bela...
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