foto: Matt May |
CUSTODI DI STORIE
il 28 settembre 2015 ho pubblicato questo trafiletto su
Il patrimonio dell’umanità è l’umanità stessa, cosa vuoi che siano le distruzioni di Palmira di Siria in confronto ai 200.000 e più morti e ai milioni di profughi? C’è qualcosa di sgradevole in questa domanda saggia. Le devastazioni, le morti, la disperazione, le fughe dalla città di Sana’a, capitale dello Yemen, sfigurata dai bombardamenti dell’Arabia Saudita, ferrea alleata dell’Occidente e devota praticante della decapitazione, non sono compensate da una sguardo incantato a Le mura di Sana’a girato quarantacinque anni fa da un Pier Paolo Pasolini stregato
La guerra ha anche questo di orrendo, che ti fa vergognare del tuo desiderio di bellezza.
C’è un patrimonio dell’umanità che ciascuno di noi può salvare e tramandare, senza recare offesa ai morti e oltraggio ai superstiti. E’ un bene immateriale che illumina la nostra zona interiore e, nello stesso tempo, stabilisce una amicizia non vittimistica
foto: Xinhua Rex/Shutterstock |
Qualche libro invece c’è riuscito:
Ali Al-Muqri, Il Bell’ebreo, traduzione di Maria Avino, a cura di Isabella Camera D’Afflitto, Edizioni Piemme, Milano, 2012. L’autore è molto attivo nella vita sociale e culturale dello Yemen e in questo romanzo, ambientato nel Seicento, propone un tema di grande attualità, come si può capire dal titolo stesso.
Maria Avino, Isabella Camera D’Afflitto [a cura di], Perle dello Yemen, Jouvence, Roma, 2009. E’ un’ampia antologia di racconti di autori e autrici dello Yemen che rende benissimo la vivacità culturale del paese. Indispensabile.
Isabella Camera D’Afflitto [a cura di], Lo Yemen raccontato dalle scrittrici e dagli scrittori, Libreria Orientalia Editrice, Roma, 2010. Si tratta degli atti del convegno internazionale “Il femminismo nel mondo arabo tra letteratura e attivismo – Lo Yemen raccontato dalle donne” i cui diversi saggi sono leggibili in riassunto qui http://www.arablit.it/downloads/yemen_raccontato_da.pdf
Come si vede, poco arriva in Italia dallo Yemen, nonostante la ricca produzione letteraria. Anche senza l’Unesco possiamo diventare piccoli custodi di questo patrimonio di storie, immagini e sogni.
Prossimo appunto dedicato alla martoriata Siria.
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