Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2015
foto: Matt May   CUSTODI DI STORIE il 28 settembre 2015 ho pubblicato questo trafiletto su   C'è un patrimonio dell'umanità che ciascuno di noi può salvare e tramandare Il patrimonio dell’umanità è l’umanità stessa, cosa vuoi che siano le distruzioni di Palmira di Siria in confronto ai 200.000 e più morti e ai milioni di profughi? C’è qualcosa di sgradevole in questa domanda saggia. Le devastazioni, le morti, la disperazione, le fughe dalla città di Sana’a , capitale dello Yemen , sfigurata dai bombardamenti dell’ Arabia Saudita , ferrea alleata dell’Occidente e devota praticante della decapitazione, non sono compensate da una sguardo incantato a Le mura di Sana’a girato quarantacinque anni fa da un Pier Paolo Pasolini stregato https://www.youtube.com/watch?v=ocKUTpQZVco La guerra ha anche questo di orrendo, che ti fa vergognare del tuo desiderio di bellezza. C’è un patrimonio dell’umanità che ciascuno di noi può ...
memoria di   MARIO POLASTRO Parlare di qualcuno che ci ha preceduto nella morte si traduce quasi sempre nel parlare di se stessi e io non faccio eccezione. Però di don Mario vorrei almeno ricordare due momenti, dei molti che hanno radicato la nostra amicizia.          Il primo risale a tantissimi anni fa, quando Mario era studente di teologia a Venegono. Ci scambiavamo libri di teolog i che si chiamavano Jürgen Moltmann , Edward Schillebeeckx ,   e José María González Ru iz , canonico di Malaga, che riuscimmo a far venire a Pinerolo. Aveva appena scritto Il Cristianesimo non è un umanesimo che meriterebbe una rilettura anche oggi. Diceva La Chiesa che non si fa merda, è una merda di Chiesa e credo che Mario sia stato sempre fedele a questa ecclesiologia “immonda”.         L’altro rimanda a poco più di un anno fa, prima che l’aggravarsi della malattia lo piegasse.   Andavo a trovarlo supper...
UNA    MODESTA      PROPOSTA Riaprono le scuole, affanni e speranze. E io riprendo la mia lagna. Save the Children ha pubblicato un rapporto da cui si desume che: in Italia un minore su due [48,4%], tra i 16 e i 17 anni, non ha letto neanche un libro l’anno scorso. Sai che scoperta. Il signor ISTAT dice che, rispetto al 2013, la quota di lettori di libri è scesa dal 43% al 41,4%. I libri si possono bruciare, vietare, non leggere. E’ quasi la stessa cosa. Ma l’Italia è double face: pochi i lettori (di più le lettrici), ma paese che vai, festival culturale che trovi. Per tutti i gusti – e non sto parlando del festival del prosciutto, dello stoccafisso, dell’uva, della zucca, degli ortaggi… Sto parlando dei: Festival della complessità,   dei saperi,   dei sensi,  del camminare,   del diritto,   del lavoro,   del medioevo,   del mondo antico,   del racconto, ...
IL POZZO DELLA STORIA   il 14 sett. 2015 ho pubblicato questo articolo su: La fauna umana si divide in due specie: volatili e terricoli.  La prima è composta da persone che a una certa ora del giorno salgono su un aereo e  vanno dove gli pare   , l’altra , da persone che a una certa ora del giorno si alzano e si incamminano. Per strada sono tormentati da ostacoli naturali e umani, costretti a scontrarsi con una materia oscura che i cosmologi non riescono a vedere e che loro invece riconoscono benissimo.  Foto: Refugee Action Coalition Molte isole del Pacifico sono abitate da campi di concentramento pieni di quei camminanti partiti dall’Asia meridionale e lì segregati dal governo australiano che ne vende altri alla Cambogia  .  «La Bestia» o  Tren de la muert e   è un treno merci che trasporta ogni anno sul tetto dei suoi vagoni da 400.000 a 500.000 persone che dal Centramerica tentano di andare in Messico e poi n...

BESLAN

LAMENTO  PER I BAMBINI DI BESLAN  E GLI ALTRI per voce recitante e organo 19 febbraio 2005 Tempio Valdese Torino ricordando quel massacro del 1° settembre 2004 Massacro di Beslan del primo settembre 2004. Quante vittime: non si sa con esattezza. Quanti attentatori: non si sa con esattezza. Quale ruolo delle forze speciali russe: non si sa con esattezza. Quali appoggi "istituzionali" ricevuti dagli attentatori: non si sa con esattezza. Domande senza risposte.   Il Lamento per i bambini di Beslan e gli altri è il tentativo di mettere in musica e in parole la malinconia per i bambini che sono precipitati in una guerra che sembra non aver fine e che, come altre guerre e altre sofferenze infantili, risulta poco attraente ai nostri occhi. "Gli altri" del titolo si riferisce ai bambini ceceni che sono o profughi in Inguscezia o vivono in condizioni precarie e terribili in Cecenia. Il "Lamento" non ...