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MYANMAR
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Un luogo sperduto, per noi. Un luogo dove si cerca di ridisegnare il mondo, forse anche per noi. 
Un gruppo di contadini si vedono confiscare, senza consultazione e, in qualche caso, senza compensazione, 3200 ettari di terra. Land grabbing si chiama questa pratica delle multinazionali, diffusa in molte parti del mondo.
foto Mizzima.com
 
 Ai contadini e alla contadine si uniscono i monaci buddisti, che si accampano accanto all'azienda che sta mettendo in opera l'estrazione del rame che, come sappiamo anche noi, è un metallo "prezioso".  Siamo in BIRMANIA/MYANMAR, precisamente nella zona delle miniere Letpadaung nel distretto di Monywa ad ovest di Mandalay, la capitale precoloniale.
L'azienda è una joint venture tra Myanmar Economic Holdings Ltd., di proprietà dei militari birmani, e il gruppo cinese Wan Bao, facente parte del sistema di imprese della Norinco [North Chine Industries Corp.] cioè dell'azienda statale produttrice di armi.
Alla protesta pacifiche la polizia risponde con un attacco brutale usando bombe a gas incendiario. Risultato: 80 feriti e ustionati [Vai al video: https://www.youtube.com/watch?v=W42s9GM6Rt8]    . E' il 29 novembre 2012.

da IRRAWADDY.ORG


  La leader dell'opposizione Aung San Suu Ky ha condannato il comportamento brutale della polizia. Prima a Mandalay poi a Yangon monaci ed attivisti hanno pubblicamente protestato.


Mandalay: proteste alla storica pagoda Eindawyar, luogo di tutte le opposizioni


 
 
 

 

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