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Visualizzazione dei post da giugno, 2012
Milena Jesenská Antenata di chi? Si sarebbe chiesta sbalordita Milena Jesenská alla proposta di comparire in una micropinacoteca di avi a nostro uso e consumo. Avrebbe forse captato a malapena il nostro bisogno a tutti i costi di genealogie alle volte strampalate. Si sarebbe distratta in fretta di fronte alla nostra malinconica fobia per la memoria in tutte le sue varianti. “ Noi conosciamo perfettamente il passato e ce ne curiamo inutilmente giacché non possiamo cambiarlo; conosciamo perfettamente anche l’avvenire e ce ne curiamo non meno inutilmente giacché non siamo in grado di indovinarlo né di plasmarlo a nostro piacere. L’unica cosa di cui non sappiamo niente è il presente, questo pomeriggio, l’ora stessa che stiamo vivendo. Custodiamo il passato come un tesoro e speculiamo sull’avvenire, ma sprechiamo irrimediabilmente il presente. Siamo a malapena coscienti del fatto che la vita è proprio il presente, “unicamente” il presente. Così, prepariamo del tè e ci ...
LA DONNA DI SHANGHAI Aveva cominciato nel 1997 e ha continuato per i cinque anni successivi. Interviste ai “destristi” sopravvissuti ad un campo di “rieducazione”   di quarant’anni prima. Questo è stato l’impegno dello scrittore cinese Xian hui Yang . E “La donna di Shanghai” è il risultato. Tredici storie che si snodano come racconti   di vite perdute   tra patimenti e degradazioni, tra dedizione e amore.   Chi legge non può fare a meno di riconosce i limiti della   immaginazione umana, che sono limiti fisici, perché non possiamo avere che una debolissima percezione di cosa voglia dire vivere, per esempio, in una grotta per anni con temperature notturne a meno venti, poco vestiti, poco coperti e denutriti. Ci resta solo da rabbrividire mentalmente e mettere in moto l’ esecrazione e il raccapriccio.   Il resto lo fa la letteratura, che ci permette con i suoi ponti di parole di arrivare fino al deserto del Gobi, dove stava il campo di “rieducazione...
MYANMAR Newsletter 10/2012 foto: Khin Maung Win, AP foto: Khin Maung Win, AP foto: Reuters foto: Reuters foto: da France 24   foto: Khin Maung Win, AP RIFUGIO IN PAGODA, foto: Khin Maung Win, AP ROHINGYA IN FUGA VERSO IL BANGLADESH, f oto: Munir Uz Zaman AFP Getty Images LA GUARDIA COSTIERA DEL BANGLADESH RESPINGE I PROFUGHI Munir Uz Zaman AFP Getty Images DONNA ROHINGYA, Khin Maung Win, AP   La sequenza di foto e' abbastanza esplicita.  Nello Stato Rakhine , già Arakan [Myanmar già Birmania, Yangon già Rangoon...] una minoranza musulmana denominata Rohingya [800.000 persone su circa 4 milioni] vive in condizione di forte discriminazione  e di marginalità. Nonostante la maggioranza della popolazione  Rohingya sia lì dalla metà del secolo XIX - alcuni gruppi, anche da prima-,  nessuna cittadinanza viene riconosciuta ai suoi membri. All' enorme importanza politica e c...