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STRISCIA DI DOLORE

Jack Guez/AFP/Getty Images

Sono un inutile spettatore ammutolito e tuttavia mi scappa qualche pensiero. La pietà la tengo per me.
Sulla Pasqua di non-resurrezione a Gaza – per chi l’avesse già archiviato: 16 manifestanti uccisi dai tiratori scelti israeliani – si dicono tante cose, c’è chi parla di provocazione, e lo è, come tutte le manifestazioni al mondo che sono provocazioni politiche contro qualcosa e per qualcos’altro, altrimenti si chiamano processioni o raduni;
è stata organizzata da Hamas, a Gaza chi dovrebbe organizzarla?  don Mario da Silva, parroco cattolico della Sacra Famiglia ad Al Zeitoun al centro della Striscia oppure  Beppe Grillo con un bel vaffa confortato di pianto?
Eccetera.

Mi voglio invece concentrare su alcune preziosità non rare che ho trovato su La Stampa di Torino. Siamo rimasti in 3 o 4 bacucchi a leggere i giornali, ma c’è qualcosa di molto interessante negli articoli dedicati al massacro. Da incorniciare e farne argomento di lezione presso le diverse Scuole di Giornalismo e di Retorica Barocca. 
Evidenziatore giallo in mano: Un’onda umana, una fanteria disarmata fatta di donne, bambini, ragazzi, per sfondare il confine e riappropriarsi dei territori perduti, fossero pure pochi metri quadrati e per pochi minuti. La strategia adottata da Hamas ha messo in difficoltà Israele e costretto i suoi militari nella difficile posizione di chi deve sparare sui civili.  Così Giordano Stabile, inviato a Beirut, sabato 31 marzo pag. 3. Titolo: Hamas sposta le masse al confine e punta al ritorno dei profughi del ’48, che suppongo dettato direttamente dal direttore Maurizio Molinari, noto portavoce del governo di Tel Aviv [e sottolineo Tel Aviv]. I militari israeliani, secondo questa linguistica orwelliana, sono stati costretti a sparare sui civili i quali malignamente si piazzano proprio sul tracciato delle pallottole dei cecchini, da giorni schierati per leggere ritualmente l’Haggadah di Pesach  e certamente non per sparare ai civili, se non costretti dai civili medesimi.

Più i palestinesi violano l’ordine simbolico più i politici e le truppe israeliane si affannano nel terrore panico.

Francesca Paci, quando non scrive di Israele mantiene una posizione eretta e non genuflessa, qui invece dimostra tutta la sua bravura nel districarsi tra la voglia, forse, di dire da quale parte della barriera stiano i terroristi e la paura di smentire la sua fama di equilibrista. Da giorni migliaia di persone, moltissime donne e bambini, continuavano ad affluire a ridosso della barriera che separa il Nord della Striscia da Israele per occupare  simbolicamente la zona presidiata sul fronte opposto da un robusto cordone di sicurezza. Neppure nelle edizioni successive del quotidiano, un soggetto, un complemento oggetto, un aggettivo, per dirci qualcosa delle sedici vittime. Già mediaticamente sepolte nel nulla a videogame spento. Non dico la pietà, ma una informazione, una. A parte essere bersagli mobili dei tiratori scelti del robusto cordone di sicurezza, quanti anni avevano, la loro famiglia, sono morti sul colpo, sono stati curati, erano figli o padri, solo maschi, un nome, un soprannome, il colore degli occhi, bravi a scuola, idealisti, disperati, nuotatori... La Settimana di Passione avrebbe consentito rimandi svolazzanti: sarai con me in paradiso, si sente dire perfino il criminale inchiodato anche lui alla croce.
Marea umana titola La Stampa. Solo quello possono essere i palestinesi, uomini, donne e bambini. Dementi o terroristi. Senza alcun robusto cordone di sicurezza.
Come i Kurdi per Erdogan.

Per chiarire a tutti noi le idee, il vero scudo umano, l’impagabile Paolo Mastrolilli, inviato a New York [genio della linguistica refrattaria v. QUI] intervista Daniel Pipes, un assatanato antimusulmano, star dell'ultra destra americana.
Il cerchio si chiude.






B'Tselem (ebraico: בצלם, "a immagine di", come in Genesi 1:27) è una organizzazione israeliana non governativa (ONG). 
SeguiSegui @btselem
Altro
Israeli soldiers have been shooting at Palestinian demonstrators in Gaza since this morning. At least 10 Palestinians have been killed, including a minor, at least 1,000 wounded. Shooting at unarmed demonstrators is illegal & any command allowing such action is manifestly illegal
Traduci dalla lingua originale: inglese



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