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Visualizzazione dei post da giugno, 2018

DI COSA PARLIAMO QUANDO PARLIAMO DI ISLAM

24 GIUGNO 2018  DI  REDAZIONE Jean-Loup Amselle, di cosa parliamo quando parliamo di Islam Claudio Canal In Ruanda era in corso l’ammazzatoio dei Tutsi e degli Hutu cosiddetti moderati – uno sterminio di 500.000 o forse un milione di persone ferocemente liquidate in poco più di tre mesi. Si era nel 1994 e chi brancolava attorno a quell’orrore alla ricerca di una comprensione anche fragile, doveva prendere in mano un piccolo, prezioso libro pubblicato in Francia dieci anni prima:  Au coeur de l’ethnie. Ethnie, tribalisme et  É tat en Afrique , curato da Jean-Loup Amselle e Elikia M’Bokolo. Uno dei capitoli dedicati a Hutu e Tutsi, scritto da Jean-Pierre Chrétien, cominciava così:  Ecco qui delle “etnie” che non si distinguono né per la lingua né per la cultura né per la storia, né per lo spazio geografico che occupano.  Il vocabolario coloniale cominciava a traballare non poco e questo vacillamento liberava lo sguardo che poteva così scorgere tratti della realt

LA STRISCIA NON STRISCIA

LA STRISCIA NON STRISCIA Per Israele è militarmente una bazzecola fare tiro al bersaglio sui palestinesi. E’ da decenni che lo fanno e si divertono pure . Ma nella prossima guerra con l’Iran ci sarà poco da divertirsi, per loro e per noi. Non basteranno sei giorni, credo. Non sono ovviamente io a lanciarmi in previsioni di questa portata, bensì il segretario alla difesa degli Stati Uniti, James Mattis , che non sa quando e dove, ma non ha dubbi sul come inizierà questa guerra. Gaza è una dipendenza coloniale di Israele . La forma è l’assedio. Non puoi esportar spinaci perché Israele non vuole, non puoi pescare al largo perché Israele non vuole, non puoi importare cemento perché Israele non vuole, non puoi uscire da Gaza perché Israele [spesso anche l’Egitto] non vuole, non puoi avvicinarti al confine perché ti sparano al cuore, non puoi… Puoi disperarti e puoi impazzire, ed è quello che Israele vuole. Puoi sognare l’apocalisse, il giudizio finale, l’armaggedon, ed è

DISTRIBUTORI A KM ZERO

DISTRIBUTORI PER TUTTI DISTRIBUTORI A CHILOMETRO ZERO Abito in un mondo di colline verdi, di chiese romaniche, di santi a bizzeffe, di capannoni, di   vini indimenticabili, di borghi sorprendenti e di persone amichevoli. E finalmente vedo anche un intervento di quell’Italia lungimirante,   che guarda al futuro, che sa coniugare nuove tecnologie e cura dell’ambiente, innovazione e occupazione. Che se ne fotte dello spread e delle manfrine dei politici. Castelnuovodonboscopride Alla annunciata prossima apertura  della fiammante Stazione di Servizio voglio le Frecce Tricolori, Al Bano e Romina e, almeno, Zidane, che tanto si è dimesso dal Real Madrid . Scolaresche, insegnanti e majorettes non mancheranno, ne sono certo. E il parroco benedicente. Spero proprio che sarà anche l’occasione affinché mi si riconosca finalmente la primogenitura di una battaglia e di un progetto per cui tanto mi sono battuto:                                       DISTRIBUTO