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Visualizzazione dei post da agosto, 2017

PALESTINA, CINQUANT'ANNI DOPO

CINQUANT'ANNI DOPO Ho avuto occasione di presentare questo libro, poi di pubblicarne una breve recensione su un sito di informazione sulla Palestina. Il mio deviazionismo di destra, di sinistra, di sopra e di sotto ha disturbato i redattori del sito e non se n'è fatto niente.  La pubblico qui. Chiara Cruciati, Michele Giorgio, Cinquant’anni dopo. 1967-2017 I territori palestinesi occupati e il fallimento della soluzione dei due Stati , Alegre, Roma, 2017, pagg. 223, € 15,00 La Palestina è scomparsa solo dalle cronache, ma il popolo palestinese esiste ancora. È la frase che chiude questo libro. Appena scritta era già invecchiata. Perché i palestinesi e le palestinesi hanno questo di bello che in certi momenti sembrano sonnecchiare e, quando meno te l’aspetti, si svegliano e si agitano. Si può dire che siano dotati di talento storico per questa tecnica. Forse vorrebbero mettere in mostra anche altre doti, di cui non sono privi, ma quella cosa che chiamiamo Stor
 ROHINGYA TRA MYANMAR E BANGLADESH Era tutto annunciato da tempo: un popolazione dello Stato Rakhine già Arakan nella parte occidentale del Myanmar già Birmania  non ha mai visto riconosciuti i suoi diritti di cittadinanza. Una popolazione di religione musulmana con una lingua appartenente al ceppo indoeuropea. Questa popolazione si autodefinisce Rohingya ed è invece definita Bengali sia dallo Stato birmano sia dal resto della popolazione. È vietato chiamarli con il loro nome.  [La stessa commissione d’indagine guidata da Kofi Annan non usa mai Rohingya ]. Una formazione autoproclamata Arakan Rohingya Salvation Army-Arsa , guidata da Ata Ullah , nato in Pakistan e formatosi in Arabia Saudita, ha sferrato alcuni attacchi alle postazioni dell’esercito birmano [ Tatmadaw ]  che ha risposto con la consueta brutalità. Morti, evacuazione della popolazione civile, sia musulmana sia buddhista. Salita della tensione. La recentissima dichiarazione in video di Ata Ullah, p