BRANDELLI D'ITALIA
Lungo i 14
chilometri che separano Castelnuovo d.
Bosco, dove abito, da Chieri ho contato una dozzina di prati ancora del
tutto intonsi che esibiscono impudicamente il loro inutile verde. Ma,
adiopiacendo, questa pornografia erbacea torna a poco a poco ad essere rivestita
da un provvidenziale manto di cemento. È il rinascimento del capannone.
A cinquecento metri di distanza da questa nuova folgorante costruzione troneggiano altri capannoni desolatamente vuoti su cui spiccano le insegne Vendesi, Affittasi.
A cinquecento metri di distanza da questa nuova folgorante costruzione troneggiano altri capannoni desolatamente vuoti su cui spiccano le insegne Vendesi, Affittasi.
Capannone fa rima con evoluzione, modernizzazione, autorizzazione, benedizione, edificazione…e
quindi possiamo stare tranquilli. Non c’è trucco, non c’è inganno. Per fortuna
noi siamo italiani, non tedeschi, olandesi ecc. Noi i capannoni li mettiamo
dove ci pare, uno qui, l’altro laggiù in mezzo al prato, sulla collinetta, tra
i boschi, in riva al torrentello. Secondo l’estro artistico del momento. Mentre
quegli altri li piazzano tutti in un’area definita. A zona capannoni segue
spazio verde, e così via replicando. Una noia mortale. Amministratori locali pignoli,
pistini.
Vuoi mettere la nostra connaturata genialità?
Vuoi mettere la nostra connaturata genialità?
Ce lo chiede la Crescita (o chi per Essa). Senza Crescita siamo panati (in italiano: spacciati).
Commenti
Posta un commento