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BIBLIOTECHE
Guida sentimentale
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Il paradiso è una grande biblioteca, diceva qualcuno. Qui propongo, come sommelier, un "assaggio" di diverse biblioteche. Perché solo ristoranti, vini, formaggi, alberghi? Con le dovute stelle di merito, tipo Michelin. Da quella sgangherata alla super tecnologizzata, quella inaugurata ieri e quella secolare.
Con le dovute "stelle" di valutazione.

Biblioteca Civica “Nicolò e Paola Francone”
Archivio Storico "Filippo Ghirardi"
 Area ex cotonificio Tabasso
via Vittorio Emanuele II, 1
CHIERI
(Torino)  
tel. 011.9428.400    Fax 0119428.367
"In questo viale di porta torinese San Giovanni Bosco, studente diciottenne, nell’anno scolastico 1843-1835, sfidò un saltimbanco e vinse le quattro gare: la corsa lungo il viale – il salto del fosso – il giuoco della bacchetta – l’arrampicata sull’albero.
Nel centenario della morte del santo gli ex allievi dell’oratorio salesiano san Luigi di Chieri.
A ricordo  1988
Così recita una esorbitante lapide a pochi passi dall’ingresso della biblioteca la cui costruzione don Bosco non avrebbe sicuramente apprezzato.
Un cotonificio anni Cinquanta, industrialmente fallito, si trasforma in sede di una biblioteca con ambizioni. Aspira a diventare una post-biblioteca e pare che ci stia riuscendo. Non solo contenitore di libri, ma spazio di comunicazione. La cosa che dà più nell’occhio è, a pian terreno, il caffè letterario in cui gli scaffali si mescolano con i cappuccini e le birre. Luogo ideale per trovare il “lettore gemello” con cui intrecciare trame romanzesche.
Interno ed esterno della biblioteca come meeting point per giovani chieresi, una particolarità della sociologia urbana locale. Una “facebook” post virtuale. 
40.000 volumi in dotazione e un fondo storico opportunamente sistemato in area separata. Per il resto, luminoso open space, una dozzina di postazioni internet, altrettante di video scrittura, altre ancora per l’ascolto della musica. Perfino una “reception” per frequentatori timidi o bisognosi di informazioni. Sala per conferenze ipercapiente.
Eccellente la sezione ragazzi, con opportune diversificazioni per eta’ e ambientazione adeguata.   Attivati progetti di avvio alla lettura e, ci si augura, di consolidamento della medesima.
Catalogo (elettronico) ovviamente generalista. Don Bosco non ne sarebbe contento perché non c’è un libro che ne parli, neppure quel meraviglioso testo di Sergio QuinzioDomande sulla santità”, EGA, Torino, 1986. In compenso, tanto per dire, c’è quasi tutto il Zygmunt Bauman pubblicato in Italia e si sa che il nostro sforna come pagnotte libri importanti.
Metti che qualcuno, folgorato dal tardo manierismo di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo [1568-1625] le cui tele sono copiosamente sparse nelle chiese di Chieri, decidesse di dedicargli una vita di studi, troverebbe nel libro curato da Giovanni Romano e Carla Enrica Spantigati [Lindau, Torino, 1997], pane per i suoi denti. Vai allo scaffale “Arte”. 
Pubblico a proprio agio e intergenerazionale: ragazzi (maschi) su internet, pensionati a sfogliare quotidiani
Emeroteca non strabiliante. 
Macchinoso e legalistico il servizio fotocopie svolto da una addetta. 
Personale gentile e competente.
WC mirabolanti, cioè puliti, funzionanti e dotati di carta igienica
Orario continuato, fino alle 19.00, per la sezione “adulti”, altrimenti sacra pausa pranzo per ragazzi, archivio e storia locale. Sabato 9.30/12.30 che, come si sa, è una incongruenza grave di quasi tutte le biblioteche italiane.
Un sito vecchio stampo, infarcito di “Regolamenti” e nessuna interattività né aggiornamento.
Valutazione:

****
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*****  vicino alla perfezione      ****  buono (per gli standard italiani)   

 ***  passabile     **  mediocre   * disastroso

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