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GAZA ON MY MIND

Il meccanismo è noto: più le accuse sono gravi e documentate, più le reazioni sono con la bava alla bocca. Ne sappiamo qualcosa in Italia.

Il giudice sudafricano di origini ebraiche Justice Richard Goldstone è stato incaricato dalle Nazioni Unite di investigare sulle accuse di "crimini di guerra" rivolte ad Israele durante l'attacco a Gaza nel gennaio 2009.

Reso pubblico il rapporto della commissione, il giudice Goldstone non avrebbe immaginato di essere considerato dall'ambasciatore israeliano negli USA, Michael Oren, "peggio di Ahmadinejad e dei negatori dello sterminio nazista". [ http://www.muzzlewatch.com/2009/10/07/goldstone-human-rights-watch-new-profile-et-al-the-israeli-govt-assault-on-human-rights/]

Non solo il governo di Israele aveva ostacolato in ogni modo i movimenti della Commissione, ma alla pubblicazione ha fatto fuoco e fiamme sullo stesso Goldstone, con la diffusa pratica per cui se non ti piace il messaggio aggredisci il messaggero.

L'aspetto più interessante della vicenda non è solo l'attacco generalizzato al rapporto Goldstone - tra cui l'Italia in prima fila:
Frattini al presidente del parlamento (Knesset) israeliano "Vi aiuteremo a combattere il rapporto Goldstone"

[ www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/133716] -

ma l'allineamento dell'Autorità Palestinese alle pressioni americane. La delegazione palestinese al Consiglio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ha desistito dai suoi tentativi di trasmettere al Consiglio di Sicurezza il rapporto Goldstone [www.nytimes.com/2009/10/02/world/middleeast/02mideast.html?_r=1].

Ma cosa dice il Rapporto Goldstone che non sappiamo già, che non ci sia già stato rivelato dagli stessi soldati israeliani disposti a raccontare l'attacco?

Prima di leggere il Rapporto, che con le sue 575 pagine costituisce una lettura impegnativa [comunque scaricabile in pdf da http://globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=15308], varrebbe la pena ascoltare le testimonianze in video dei soldati israeliani, raccolte nel sito Breaking the Silence [www.shovrimshtika.org/index_e.asp].

Il Rapporto Goldstone ribadisce che il lancio di razzi da parte di alcune fazioni palestinesi è stato solo un pretesto per l'aggressione,
che c'è stato da parte di Israele un attacco del tutto ingiustificato ai civili così come lo è stato l'assedio del territorio,
che del tutto gratuita è stata la distruzione di case, edifici pubblici, scuole, ospedali, stazioni di polizia,
che c'è stata una vera e propria persecuzione contro l'umanità,
che non c'è stata alcuna credibile indagine sulle documentate violazioni da parte dell'esercito israeliano.
Anche l'Autorità Palestinese è chiamata in causa per aver arrestato arbitrariamente, durante l'attacco israeliano, sospetti militanti di Hamas.

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