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Visualizzazione dei post da febbraio, 2014
NECROPOLITICA Ha finito il suo Giro d'Italia la finta salma di don Bosco . Si tratta in effetti di una statua di legno cui è stato saldato un frammento osseo della mano, definito reliquia . E' stato un tour che ha toccato chiese e santuari, ma in qualche caso è andato fuori strada. A Chieri [TO] , ad esempio, ha fatto tappa anche in un liceo statale, suscitando giustificate polemiche da parte laica [un coraggioso insegnante si è schierato alla porta d'ingresso della scuola con le "ceneri" di Giordano Bruno ]. Stupisce, ma neppure tanto, il silenzio tombale dei maestri [e delle maestre] di teologia e filosofia cristiana che solitamente imperversano qua e là. Considerano questa una devozione popolare da tollerare e da sopportare, ben lontana dalle rarefatte spiritualità di cui si fanno paladini. Propongo due considerazioni: la prima riguarda la necrofilia che viene incentivata da questa devozione, un culto della morte che manda a gambe all'aria l...
Che cosa ci fa una bandiera No Tav in una valle romena? servizio di Silvia A. Genta Roşia Montană, una città mineraria Lo scorso fine ottobre, durante un breve viaggio in Romania, ho deciso di lasciare Timişoara per raggiungere una piccola località di nome Roşia Montană . Da qualche mese stavo seguendo la vicende che interessavano questa zona e volevo approfondire la questione. Roşia Montană è una città mineraria situata sui Carpazi nella valle del fiume Roşia (letteralmente Fiume Rosso per la concentrazione di ferro) . È un piccolo comune nella regione storica della Transilvania , di circa 3000 abitanti, composto da 16 villaggi. Le ricche risorse minerarie della zona sono state sfruttate fin dall’epoca romana. Albornus Maior , nome latino della città, è anche il nome dell’associazione fondata in loco a sostegno del patrimonio ambientale, storico e culturale della zona. Dal 2002 Salvați Roşia Montană è la campagna che l’associazione porta avanti per sensibilizzar...