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Visualizzazione dei post da gennaio, 2014
ho pubblicato questa recensione su Alias , supplemento de Il Manifesto , di domenica 26 gennaio 2014 KYUNG-SOOK SHIN Se hai sedici anni la parola Corea   ti rimanda al Gangnam Style del rapper Psy e al relativo video su YouTube , visionato da più di un miliardo di persone.   Se stai all’altra estremità di quel segmento chiamato vita, la medesima parola ti ricorda nebulosamente una guerra in cui c’entravano anche americani e cinesi. Nel mezzo ci stanno automobili di un certo prestigio, tecnologia elettronica e informatica di alto livello e alcuni film speciali. Potrebbe bastare, se da una decina d’anni non   succedesse che in Europa ai primi posti in classifica nei concorsi di musica classica, sia strumentale sia vocale, non si collocassero giovanissimi artisti, soprattutto artiste, provenienti dalla Corea. Due registi belgi hanno dedicato a questo fenomeno un docufilm dal titolo Il mistero musicale coreano . Forse qualcuno dovrà fra non molto girarne un altro i...