QUEL GERMOGLIO CHE DOVEVA SOVVERTIRE LA REALTA' Una raccolta di scritti di Karel Kosik per la casa editrice Mimesis pubblicato su Il Manifesto del 1° novembre 2013 Se fossi un filosofo ventenne che prende in mano Dialettica del concreto di un ignoto Karel Kosík potrei scambiarlo per un pensatore radicalmente critico dell’attuale fase di dittatura del mercato. Lapidario: “ Nell’economia capitalistica, si verifica il reciproco scambio di persone e cose, la personalizzazione delle cose e la cosificazione delle persone”. Dialettica del concreto ha invece cinquant’anni [1963, in italiano 1965], ma non li dimostra. L’autore è nato a Praga nel 1926 e nella città d’oro è morto dieci anni fa, ha avuto l’opportunità di impastare pensiero e realtà commisurandosi severamente con lo spirito del tempo della sua vita: si è opposto giovanissimo al nazismo, finendo nel campo di concentramento di Terezín , anticamera di Auschwitz e dolente officina di musiche...