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Visualizzazione dei post da dicembre, 2018

PENSARE IL MONDO DALL'AFRICA

30 dicembre 2018 Mbembe, pensare il mondo a partire dall’Africa Claudio Canal Questa non è una recensione, è una piccola segnalazione che spilla dal fusto sorsate inebrianti, nutrienti e anche sgradevoli. Il barile è costituito da  Emergere dalla lunga notte. Studio sull’Africa decolonizzata , di Achille Mbembe . La medesima editrice aveva pubblicato nel 2005 il fondamentale  Postcolonialismo¸  titolo improprio per l’originale  Postcolony .  Ombre Corte  ha tradotto nel 2016 un articolo lungo ed essenziale,  Necropolitica . I libri sono anche degli utensili per il cervello e come tali possono essere soppesati. Ci vuole pedanteria e io ce l’ho. Per esempio, qui manca l’indice dei nomi, che in un romanzetto forse non si nota, ma in un saggio ricco e variato come questo ci avrebbe facilitato la lettura. Qualche decina di euro in più per il giovane precario addetto e l’editore ci avrebbe sorriso tra le pagine. Noi lettori e lettrici abbiamo bisogno di essere un po’ tenuti per man

IL MONDO DIVERSO DI ANTON DE KOM

IL MANIFESTO        alias          22 dicembre 2018 claudio canal IL MONDO DIVERSO DI ANTON DE KOM S ul mappamondo in America del Sud in alto a destra, stretto tra due Guyane, una che fa da sé, l’altra che è Francia e quindi Europa tropicale. Una volta si chiamava Guyana Olandese, poi  Suriname . Confinando col gigante brasiliano appare come una bagatella di mezzo milione di abitanti e non so quanto uccelli sinfonici che improvvisano minuetti colorati. Metà dell’Italia, ma quattro volte l’Olanda,  il suo territorio per due terzi è coperto da foresta amazzonica, cascate armoniche e placidi fiumi. L’ossigeno non manca. Non siamo sul  National Geographic ,  perciò dirò subito che il 22 febbraio 1898 è nato a Paramaribo, la capitale,  Anton De Kom , figlio di uno schiavo deportato dall’Africa.  Se uno esplora la storia di questo paese scopre che è uno spartito del mondo su cui è stata suonata la storia degli ultimi secoli. Anche qui, frammento di un impero coloniale ordito ad Am

LA SECONDA GUERRA MONDIALE L'HA VINTA ADOLF HITLER

la seconda guerra    mondiale l’ha vinta   adolf hitler il radioso avvenire del nazifascismo 2.0 di Claudio Canal con Silvia A. Genta e Luca Santavicca Ritorno del fascismo? Del nazismo? Del nazifascismo? Sono già tra di noi e scrutano il futuro. Qualche anno fa domanda e risposta sarebbero state giudicate insensate e stupide. Oggi sono in molti a formularle. Lo spettacolo teatrale ragiona scenicamente sul problema e un po’ drammatizza e un po’ scherza. Non propone soluzioni, ma sensazioni che sono preludio al pensiero. Vede la contemporaneità in connessione col passato e cerca di immaginare scorci di futuro. Utilizza i molteplici linguaggi del teatro: la parola narrata e recitata, la danza, il rap, la musica dal vivo, la pantomina e molto materiale in video.